Autumn Sonata

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In Autumn Sonata Im Soo-ryeon (BoA) sta per compiere trent’anni ed è impiegata in un piccolo ufficio postale di paese dove tutti i residenti sono più o meno imparentati tra di loro. Tanto che a farle una corte spietata è suo nipote Im Joon (Lee Hak-joo), che Soo-ryeon respinge e fa di tutto per evitare. Tuttavia Joon persiste, memore di una promessa (scherzosa) che Soo-ryeon gli fece dieci anni prima, ovvero che al compimento dei 26 anni di età egli avrebbe potuto sposarla.

Titolo Originale
가을 우체국 (ga-eul u-che-guk)

Genere
Melodramma

Regia
Lim Wang-tae

Sceneggiatura
Kim Jeon-han

Interpreti
BoA, Lee Hak-joo, Oh Gwang-rok, Im Hyun-sik, Song Ok-sook, Jo Hee-bong, Kim Eun-hye, Choi Jeong-eun, Park No-shik, Han Tae-il, Kim Yeong-in, Lee Myeong-ja, Son Jong-hwan

Corea del Sud, 2017, 84′

Melodramma senza melodramma, Autumn Sonata più che altro invita a riflettere sulla caducità della vita, da assaporare finché è concesso averla in prestito.

Come le foglie che cadono in autunno, il padre di Soo-ryeon muore, lasciando alla figlia non solo una malattia ereditaria, ma anche lo stesso modo di affrontarla, con placida accettazione e consapevolezza che i fiori sono belli perché svaniscono nel momento in cui sbocciano, e non si ha nemmeno il tempo per dare tale bellezza per scontata. A farla soffrire è invece il progetto irrealizzabile di Joon, di cui si sente responsabile.

Ciò spiega sia il suo allontanarsi dal ragazzo, sia il suo atteggiamento serafico, ma sono delucidazioni che si hanno solo verso la fine del film. Prima di quel momento, sancito con l’intuizione dell’imminente morte della protagonista, si assiste a un melodramma che non decolla mai. A dire il vero anche, se non soprattutto, durante la dipartita di Soo-ryeon, il dolore passa in sordina. Non solo per la sua morte inosservata, ma anche perché si sceglie un modo più incomprensibilmente crudele che drammatico di farla metabolizzare a Joon.

Se infatti può essere un ottimo spunto narrativo raccogliere inconsapevolmente le ceneri dell’amata, il regista Lim Wang-tae finisce solo col restituire un effetto quasi tragicomico all’atto. Ci pensa poi il finale in flashback ad infondere dignità al dolore di Joon, oltre a fornire spiegazioni su alcuni comportamenti bizzarri di Soo-ryeon.

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Pubblicato il 06/09/2023 da KoreanWorld.it