Gentleman

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In Gentleman il detective privato Hyeon-soo (Ju Ji-hoon) accetta l’incarico di una sua cliente, che gli affida il compito di recuperare il suo cane rapito dall’ex. Accade però che la cliente svanisce nel nulla e il procuratore Kang (Lee Hyun-kyun) lo arresta accusandolo di averla rapita. Durante il tragitto verso la centrale di polizia però Kang perde il controllo dell’auto, che subisce un grave incidente. In ospedale Hyeon-soo scopre di essere stato scambiato per Kang, che invece ha perso conoscenza. Il detective approfitta dell’occasione per assumere l’identità del procuratore e indagare sul rapimento della cliente, in modo da scagionare il suo nome dalla falsa accusa imputatagli.

Intanto la procuratrice Hwa-jin (Choi Sung-eun) aiuta Hyeon-soo a risolvere il caso, soprattutto quando scopre che esso è legato a un giro di favori sessuali verso personalità influenti, organizzati da Kwon Do-hoon (Park Sung-woong), un ex procuratore, attuale CEO di un studio legale, intoccabile per via dei suoi legami con le strutture di potere.

Titolo Originale
젠틀맨 (jen-teul-maen)

Genere
Crimine

Regia e Sceneggiatura
Kim Kyeong-won

Interpreti
Ju Ji-hoon, Park Sung-woong, Choi Sung-eun, Kang Hong-suk, Lee Dal, Park Hae-eun, Kwon Han-sol, Lee Seo-hwan, Park Ji-hoon-III, Im Sung-jae, Lee Hyun-kyun, Han Sa-myung, Kim Nan-hee

Corea del Sud, 2021, 123′

Gentleman è un crime movie che, nel tentativo di aggiungere carne al fuoco rispetto alle indicazioni iniziali, sorprende ma disorienta.

Il film inizia in media res, con Hyeon-soo interrogato da Hwa-jin. Scelta intelligente che azzera l’aspettativa di un colpo di scena (il detective già smascherato), che poi arriva comunque fulmineo, scoperchiando tutto il castello di carte fin lì costruito.

Tuttavia però lo slittamento della motivazione di Hyeon-soo, da marito vendicativo a ladro “gentleman”, mal si coniuga con quanto visto in precedenza. Anche perché che le azioni di Hyeon-soo fossero premeditate lo si comprende solo attraverso il flashback rivelatore neanche tanto convincente, non certo dalle scene inziali, che cozzano con ciò che alla fine dovrebbero far intendere.

Inoltre il tema principale del traffico di donne abusate sessualmente, che per tre quarti del film cattura l’attenzione, passa poi in secondo piano rispetto all’accusa di manipolazione del mercato, vero e deludente incipit di tutta la storia.

Ad ogni modo il cambiare movente è necessario se si vuole vincere la partita contro un villain che ha l’unico punto debole nel denaro tramite cui controlla addirittura il procuratore capo. Motivo per il quale Hwa-jin non potrebbe far nulla oltre all’invischiarsi nella rete di potere ricattatorio di Do-hoon, accettando una promozione per mano sua.

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Pubblicato il 17/08/2023 da KoreanWorld.it