Hot Blooded

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In Hot Blooded Hee-soo (Jung Woo) è un gangster alle dipendenze del boss Son (Kim Kap-soo), per conto del quale gestisce un hotel a Kuam, un quartiere degradato ai margini di Busan. Dopo aver incastrato Yong-kang (Choi Moo-sung), che gli aveva sfasciato l’hotel per questioni di territorio, Hee-soo decide di lasciare Son per avviare un’attività di slot machine con Yang-dong (Kim Hae-gon). Intanto il boss Nam (Kim Jong-goo) vuole mettere le mani sul porto di Kuam, che però il boss Son non gli vuole concedere. Per far cedere Son, Nam ordina al suo sottoposto Cheol-jin (Ji Seung-hyun), amico di Hee-soo, di convincere quest’ultimo ad uccidere il suo ex capo.

Titolo Originale
뜨거운 피 (ddeu-geo-un pi)

Genere
Crimine, Drammatico

Regia e Sceneggiatura
Cheon Myeong-gwan

Interpreti
Jung Woo, Kim Kap-soo, Choi Moo-sung, Ji Seung-hyun, Kim Hae-gon, Yoon Ji-hye, Lee Hong-nae, Jung Ho-bin, Kim Jong-goo, Lee Yeong-seok, Cha Soon-bae, Heo Dong-won, Yoon Je-moon

Corea del Sud, 2021, 120′

Tratto dall’omonimo premiato romanzo di Kim Un-su, Hot Blooded è un crime movie feroce e spietato che soffre però di un’ipersaturazione di storie e personaggi.

È un peccato perché è raro trovare ultimamente pellicole coreane che non facciano sconti sul piano del barbaro cinismo. Ma tutte le buoni intenzioni si diluiscono in rivoli di trame e sottotrame che chiedono un’attenzione non indifferente. Innumerevoli poi sono i personaggi in lotta tra loro su cui è arduo seguirne sviluppi e collegamenti.

Ad ogni modo Hot Blooded contiene in sé tutti gli ingredienti per un crime movie sopra la media. Innanzitutto il protagonista è talmente ambivalente che per quanto provi compassione per le sue vittime, non si fa scrupoli ad eliminarle. Inoltre, il codice della malavita determina che ogni personaggio accetti il suo ineluttabile destino e che gli inganni e i voltafaccia facciano parte del gioco.

Si pensi ad esempio a Cheol-jin che salva Hee-soo dopo averlo accoltellato. Oppure a Flounder, che viene risparmiato per rispetto al boss Nam. O ancora alla scena dell’omicidio di Ok, un uomo già menomato che sa di stare per morire, anche se per mano di un altro carnefice, e che raccomanda a Hee-soo di provvedere alla figlia. Il gangster può al massimo compatirla e constatare che lo strozzino Hong (Yoon Je-moon) le sottrae i soldi ricevuti per le condoglianze al fine di ripianare i debiti del padre.

Anche Hee-soo deve subire la sua tragedia personale e reagisce vendicandosi sugli amici più cari, salendo su un trono che non ha però più alcun significato per lui, se non quello della solitudine. Come dice dentro di sé nel finale, che si vada all’inferno o si diventi Re, si rimane soli e si continua a vivere nella vergogna e nel dolore.

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Pubblicato il 25/08/2023 da KoreanWorld.it