

In The Name Ri-ae (Jeon So-min) è la vicecuratrice di un museo. Un giorno acquista due quadri di rara bellezza dal pittore squattrinato Cheol-woo (Choi Jung-won). Credendo siano opera di Ri-ae, la madre della ragazza (Kim Dong-ju) la sprona a dipingere 20 quadri della stessa fattura, da esporre in una mostra. Tuttavia Ri-ae non possiede il talento di Cheol-woo, e propone al pittore di diventare il suo ghost painter. Ri-ae appone così la sua firma sui quadri dipinti da Cheol-woo. In cambio, quest’ultimo riceve una grossa somma di denaro per ogni quadro dipinto. Affinché Cheol-woo rispetti l’accordo, Ri-ae lo ospita a casa sua non consentendogli di uscire.

Titolo Originale
나의 이름 (na-eui i-reum)
Genere
Romantico
Regia e Sceneggiatura
Heo Dong-woo
Interpreti
Jeon So-min, Choi Jung-won, Kim Jung-kyoon, Kim Dong-ju, Jo Ga-bin, Kim Min-ki, Kang Hyung-koo, Jeong Sang-hyeon, Kim Yang-gyoon, Pyeon Han-sem, Park Ha-young, Kwon Mi-reu
Corea del Sud, 2019, 110′

Sotto le mentite spoglie di un accordo vantaggioso per entrambi i protagonisti, The Name si sviluppa come un melodramma romantico tra due opposti che si annullano tra loro.
Se infatti Cheol-woo possiede talento ma non sa sfruttarlo a proprio vantaggio, Ri-ae sa riconoscere la bellezza e valorizzarla, ma non crearla. Il bisogno di guadagnare di Cheol-woo, e quello di soddisfare le aspettative della madre di Ri-ae, portano entrambi i protagonisti a rispettare un accordo che cela però un legame ben più profondo. I loro destini sono infatti intrecciati fin dall’adolescenza in un meccanismo per cui alla fortuna dell’uno corrisponde la sfortuna dell’altra, e viceversa.
L’estrazione sociale di Ri-ae le consente di ottenere il trapianto di cuore che sarebbe spettato a Sun-woo. Tuttavia il suo corpo non riesce ad assimilare i farmaci antirigetto. Nella sfortuna (doppia, perché sopravvive grazie alla morte del padre), Sun-woo riesce invece a ricevere un trapianto senza alcuna complicazione.
E mentre la prima è una ricca ereditiera che però non può lasciare il segno nel mondo, il secondo ha un nome da poter imprimere nella storia dell’arte, ma non dispone dei mezzi e della fiducia per realizzarlo.
Ne consegue una dinamica in cui non vi può essere la gloria dell’uno senza l’oblio dell’altra, e soprattutto un melodramma in cui l’amore implica la rinuncia.
Odiosi i personaggi secondari, ovvero l’ex di Cheol-woo (Jo Ga-bin) e Joo-hyeok (Kim Min-ki). Se la prima piange dopo aver versato il latte, il secondo si crede moralmente superiore, ma è comunque colpevole quanto la ragazza per il tradimento ai danni dell’amico.
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Pubblicato il 10/11/2021 da KoreanWorld.it
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