


In The Fifth Thoracic Vertebra due trasportatori attendono sotto la neve una cliente che tarda ad arrivare. Decidono così di andarsene lasciando incustodito il materasso che dovrebbero portarle in casa. Tornata nella sua abitazione, la cliente porta da sola il materasso nel suo appartamento, in cui dorme il proprio ragazzo, con cui romperà di li a poco. Col trascorrere del tempo, sul materasso si depositano muffa e funghi che alimentano una strana creatura che si nutre delle vertebre del ragazzo. Il materasso poi passa da un proprietario all’altro, custodendo, oltre alle vertebre, anche le storie di chi vi riposa sopra.

Titolo Originale
다섯 번째 흉추 (da-seot beon-jjae hyung-chu)
Genere
Horror, Sperimentale, Grottesco
Regia e Sceneggiatura
Park Sye-young
Interpreti
Moon Hye-in, Ham Seok-young, Jeon Go-woon, Lim Dae-hyeong, On Jung-yeon, Jung Soo-min, Woo Moon-gi, Yang Byeong-hyeon, Heo Yoon, Kim Ye-na, Jeong Ji-hyeon, Hong Seung-gi
Corea del Sud, 2022, 65′

Esordio autarchico e sperimentale nel lungometraggio del regista Park Sye-young, The Fifth Thoracic Vertebra è un horror che spazia da Cronenberg a Tsukamoto.
Del primo riprende l’espediente del parassita, del “demone sotto la pelle” che s’incarna dal corpo dell’ospite. Mentre del secondo fa proprio lo stop motion di Tetsuo, al netto dell’estetica cyberpunk. Seppur derivativo, questo binomio d’ispirazioni produce un’esperienza audiovisiva al neon colorato, originale e perturbante, non fine a sé stessa. Poiché The Fifth Thoracic Vertebra è soprattutto un viaggio che divora poeticamente una condizione umana autentica. È impressionante infatti come in così poco tempo, poco più di un’ora, il regista introduca personaggi genuini e storie realistiche in cui ci si possa immedesimare.
Se la fine di una relazione è la genesi del fungo, una coppia in crisi, indecisa sul proprio destino, alimenta la spina dorsale di un bisogno famelico d’autenticità. E a nutrirlo lo è anche una coppia la cui passione è appena sbocciata. Come lo è la solitudine, nella figura di un conducente che festeggia da solo il proprio compleanno mentre ascolta alla radio storie di alienazione urbana. Non può poi mancare la morte, come quella di una madre che affida il proprio messaggio di speranza diretto alla figlia.
Da sottolineare, oltre allo stop motion di ambienti che segnano il passaggio del tempo, e di ossa, carne e sangue che si spolpano e si rimpolpano, anche gli effetti sonori che li accompagnano, perturbanti anch’essi.
Pubblicato il 24/10/2023 da KoreanWorld.it
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