


In Soulmate la dodicenne di Seul Ahn Mi-so (Kim Soo-hyung) si trasferisce con la madre (Heo Ji-na) sull’isola di Jeju. Dovendosi trasferire di continuo, Mi-so non riesce a farsi degli amici. Tuttavia a Jeju riesce a stringere una profonda amicizia con la compagna di classe Go Ha-eun (Ryu Ji-an). Le due crescono insieme inseparabili e si completano a vicenda. Ha-eun (Jeon So-nee) è diligente e bravissima nel disegno, mentre Mi-so (Kim Da-mi) è ribelle e senza particolari obiettivi nella vita. Tuttavia il loro legame viene messo a dura prova non appena Jin-woo (Byeon Woo-seok), il ragazzo di Ha-eun, bacia Mi-so.

Titolo Originale
소울메이트 (so-ul-me-i-teu)
Genere
Melodramma
Regia
Min Yong-keun
Sceneggiatura
Kang Hyun-joo, Min Yong-keun
Interpreti
Kim Da-mi, Jeon So-nee, Byeon Woo-seok, Jang Hye-jin, Park Choong-sun, Nam Yoon-su, Kim Soo-hyung, Ryu Ji-an, Heo Ji-na, Kang Mal-geum, Hyun Bong-sik, Lee Hyun-kyun, Oh Min-ae
Corea del Sud, 2020, 124′

Remake dell’omonimo film del cinese Derek Tsang, Soulmate è, come l’originale, un film sentimentale che pecca di una sceneggiatura poco convincente.
Sorvolando sui continui flashback e flashforward che rendono caotica, più che sorprendente, la trama, è proprio quest’ultima a destare perplessità. Se Mi-so non prova sentimenti per Jin-woo, cade quel triangolo che lei stessa ha involontariamente contribuito a costruire nel tempo, non chiarendosi mai con l’amica. Amica che tra l’altro aveva assistito al bacio non corrisposto, e pertanto poteva nutrire sospetti fino a un certo punto.
Sicuramente la mancata condivisione dei rispettivi dubbi è dovuta alla volontà di non rovinare un rapporto unico e speciale, che supera le barriere del tempo e dello spazio. Ciò nonostante le rivelazioni finali aggiungono solo stupidità alle precedentemente giustificabili rispettive incertezze. Come stupido viene dipinto il personaggio di Jin-woo, poiché nessuno lo obbliga a sposare la ragazza che gli interessa di meno. Discutibile poi è la scelta di lasciare fuori quest’ultimo dalla vita della figlia, rendendolo ancor di più solo un inutile elemento di disturbo.
Controversa è anche la struttura epistolare del racconto che, oltre ad appesantire la visione, costruisce sequenze estemporanee e poco approfondite (gli uomini di Mi-so). Ad ogni modo risulta utile nel mostrare le bugie a fin di bene di Mi-so e gioca un ruolo fondamentale nel colpo di scena finale (l’autrice del blog).
Pubblicato il 15/09/2023 da KoreanWorld.it
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