


In Dream il calciatore professionista Yoon Hong-dae (Park Seo-joon) compromette la propria carriera dopo aver infilato due dita negli occhi a un giornalista che lo provoca. Al fine di riabilitare la propria immagine, il suo agente gli propone di allenare la nazionale coreana dei senzatetto. Quest’ultima dovrà partecipare ai Mondiali di calcio dei senzatetto in Ungheria. E così, sotto la supervisione della produttrice Lee So-min (Lee Ji-eun), che filma un documentario sulla squadra, Hong-dae si avventura malvolentieri in un’impresa irta di difficoltà.

Titolo Originale
드림 (deu-rim)
Genere
Commedia, Sportivo, Drammatico
Regia e Sceneggiatura
Lee Byeong-heon
Interpreti
Park Seo-joon, Lee Ji-eun, Kim Jong-soo, Ko Chang-seok, Jung Seung-gil, Lee Hyun-woo, Yang Hyun-min, Hong Wan-pyo, Heo Joon-seok, Lee Ha-neui, Baek Ji-won, Lee Eun-jae, Lee Ji-hyun
Corea del Sud, 2023, 125′

Dream si pone il nobile obiettivo di cambiare la percezione che si ha dei senzatetto, grazie al potere della narrazione.
Non a caso è lo stesso intento della produttrice Lee So-min, che nasconde dietro a un sorriso forzato una “vita stagnante rovinata da prestiti studenteschi”. Solo attraverso il racconto di una storia può suscitare emozioni e lacrime che creano un’immagine. Per lei si traduce in un successo editoriale salvifico, mentre per Hong-dae in una riabilitazione agli occhi del pubblico.
Al di là dei loro fini particolari, entrambi però ne sposano il mezzo per raggiungerli, imparando a conoscere il mondo degli scarti di un capitalismo che ha tanta paura della povertà da disprezzarla. Così come hanno fifa gli sponsor, che abbandonano il finanziamento della nazionale dei senzatetto, poiché l’immagine che si ha degli indigenti è di individui sporchi e puzzolenti.
Tuttavia, chiunque potrebbe trovarsi da un giorno all’altro in quella condizione, con l’incubo di essere lasciati veramente soli. Succede all’imprenditore di successo che fa bancarotta dopo aver preferito donne e alcol alla propria famiglia. Come accade a chi già parte da una posizione svantaggiata e tenta di risalire la china, ma sprofonda nel baratro per un infortunio sul lavoro a cui non può economicamente far fronte. Poi c’è chi presta soldi ma è troppo ingenuo e generoso per fare l’usurario, col risultato di perdere moglie e figlia, costrette a lasciarlo. Infine c’è anche un gangster, o presunto tale, finito in disgrazia, e che non ha quindi alternative all’essere un reietto.
Non manca in Dream l’attenzione verso le minoranze, già ignorate per essere tali.
Come ad esempio nel caso dell’orfano afasico, del gay ripudiato dai genitori, o della donna affetta da disturbi cognitivi.
Lungi dall’usare toni paternalistici, Hong-dae li tratta tutti come individui con una propria dignità. E al diavolo le vittorie di chi non ha di certo il problema di dover trovare un ingaggio per la stagione successiva. L’importante è davvero partecipare, ovvero lottare per un avere un ricordo, per sentirsi almeno per una volta arrivati, anche solo nel segnare un preziosissimo goal contro la Germania.
Pubblicato il 02/08/2023 da KoreanWorld.it
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