


In The Night of the Undead la novella sposina So Hee (Lee Jung-hyun) sospetta che suo marito Man Gil (Kim Sung-oh) la tradisca. Di conseguenza, assume l’investigatore privato Jang (Yang Dong-geun) per pedinare Man Gil. Tuttavia Jang scopre che, quelle che sembrano essere scappatelle, sono in realtà metodi per conquistare il pianeta. Infatti Man Gil non è altro che un “Unbreakable”, uno dei tanti alieni atterrati sulla terra per colonizzarla. Inoltre So Hee non è la sua prima moglie. Prima di lei altre sono decedute per mano di Man Gil dopo esser convolate a nozze con lui. Al fine di ucciderlo prima che lui la elimini, So Hee organizza l’omicidio del marito con l’aiuto di Jang. Ma qualcosa va storto non appena entrano in casa sua le sue amiche Se Ra (Seo Young-hee) e Yang Sun (Lee Mi-do).

Titolo Originale
죽지않는 인간들의 밤 (jukji-anh-neun in-gan-deul-eui bam)
Genere
Commedia, Fantascienza, Thriller
Regia
Sin Jeong-won
Sceneggiatura
Jang Hang-jun, Sin Jeong-won
Interpreti:
Lee Jung-hyun, Kim Sung-oh, Seo Young-hee, Yang Dong-geun, Lee Mi-do, Jang Myung-kap, Kim Ki-cheon, Shin Min-jae, Moon Seo-joon, Baek Seung-chul, Lee Tae-gyoo
Corea del Sud, 2019, 110′

The Night of the Undead è una bizzarra sci-fi comedy senza capo né coda che segna il ritorno sul grande schermo del regista di Chaw e Ghost Sweepers.
Nel 2004 Sin Jeong-won fece sensazione con il suo esordio To Catch a Virgin Ghost, una commedia nera che amalgamava diversi generi in modo piuttosto efficace. Quasi vent’anni dopo, con The Night of the Undead, il regista Sin torna a giocare con i generi in una sci-fi comedy dalle battute divertenti e dalla sceneggiatura strampalata.
Sul piano narrativo troviamo ad esempio dei “Men in Black” estemporanei, introdotti senza alcuna finalità, se non quella dell’ironia sui loro nomi, foneticamente tutti uguali. Come mal gestita è la gelosia di Yang Sun, che svanisce nello stesso momento in cui scopre il suo “Broccoli” nel bagno dell’amica. Per non parlare poi delle innumerevoli morti apparenti, che se trovano una spiegazione per gli alieni, non la trovano di certo per gli esseri umani. Gli stessi “Unbreakable” sono indefinibili, alieni sì, ma dalla natura e dagli intenti incerti.
ll grande cast chiamato per l’occasione poi, è in parte sprecato. Se Lee Mi-do e Kim Sung-oh sono animali da commedia che sguazzano nel genere, lo stesso non si può dire per Seo Young-hee e Yang Dong-geun, che sembrano un po’ spaesati. Ma molto dipende da una sceneggiatura che non copre abbastanza il background della prima e carica troppo di nonsense il secondo. Fin dall’inizio infatti il suo personaggio, più che cercare la verità, ha inspiegabilmente già tutte le risposte pronte.
Ad ogni modo Sin Jeong-won non risparmia battute e situazioni comiche ironiche e paradossali. E così Man Gil si ritrova a dover inventare di dover presenziare al funerale di qualcuno che deve ancora morire per nascondere le sue presunte scappatelle, un agente della stradale troppo zelante ferma le tre protagoniste per un reato diverso da quello che hanno palesemente commesso, e sempre Man Gil tracanna carburante da una pompa di benzina.
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Pubblicato il 17/04/2021 da KoreanWorld.it
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