


In Shark: the Beginning Jeong Do-hyeon (Wi Ha-joon) è un campione d’arti marziali. Tornato a casa dopo aver vinto un incontro, trova ad attenderlo dei ladri che gli hanno ucciso madre e sorella. In preda all’ira, Do-hyeon li uccide, e viene per tale motivo rinchiuso in un carcere minorile. Due anni dopo, lo studente Cha Woo-sol (Kim Min-seok) non sopporta più le angherie del pugile Bae Seok-chan (Jung Won-chang) e lo acceca ad un occhio. Conseguentemente finisce nello stesso carcere di Do-hyeon. Per difendersi dagli altri carcerati e da un Seok-chan che attende il suo rilascio per vendicarsi, Woo-sol chiede a Do-hyeon di insegnargli a combattere.

Titolo Originale
샤크 : 더 비기닝 (sya-keu : deo bi-gi-ning)
Genere
Azione
Regia
Chae Yeo-joon
Interpreti
Kim Min-seok, Wi Ha-joon, Jung Won-chang, Lee Jae-kyoon, Bae Myung-jin, Lee Jung-hyun, Cha Yup, Shin Min-jae, Na So-ye, Kim Jeong-geun, Lee Eun-jae, Lee Hyun-wook
Corea del Sud, 2021, 108′

Dopo Justice High, Chae Yeo-joon torna a dirigere con Shark: the Beginning un film d’azione con protagonista sempre un liceale nerd che intraprende un percorso di formazione nella difesa personale.
A differenza del film d’esordio però, il secondo lavoro di Chae Yeo-joon punta meno sul lato umoristico e più sui combattimenti. Per quanto fisici e realistici, questi non sono ad ogni modo particolarmente spettacolari. Specialmente quelli portati avanti da Woo-sol, che giustamente, non avendo l’esperienza di Do-hyeon, riesce ad emergere solo grazie alla forza di volontà e alla determinazione. Dopotutto il talento non è tutto, e solo un continuo e costante allenamento può portare i suoi frutti.
E così, come lo squalo che non si ferma mai altrimenti morirebbe, Woo-sol s’impegna con costanza, con il solo obiettivo di difendersi. Per tale motivo Do-hyeon non rifiuta di allenarlo. Da un parte vede nel ragazzo un’incapacità d’infierire che potrebbe danneggiarlo, ma dall’altra rispetta il suo codice morale, tramite il quale Do-hyeon avrebbe potuto evitarsi il carcere.
La misericordia di Woo-sol è talmente efficace che diventa paradossalmente la sua arma più potente durante lo scontro chiave, che mette a nudo la paura (e conseguentemente la debolezza) del suo avversario, obbligandolo all’accettazione della sconfitta.
Sebbene l’incipit del film si concentri su Do-hyeon, in realtà, non tanto il suo ruolo, ma la sua storia, diventa piuttosto marginale nel film. E un potenziale thriller lascia spazio a un film d’azione di nerd e bulli
Pubblicato il 15/11/2021 da KoreanWorld.it
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