


In Boogie Nights la Corea del Nord annuncia un attacco nucleare imminente contro la Corea del Sud. Il modesto impiegato Yoo-bin (Choi Gwi-hwa) cerca di passare la sua ultima notte sulla Terra con l’intrattenitrice Yeon-joo (Lee Si-won). Ma i suoi amici lo portano in discoteca, dove conosce la bella ed esuberante Kyeong-ah (Kim Hee-jung). Successivamente Yoo-bin chiama Kyeong-ah al telefono, ma gli risponde Yoo-ra (Jang Hye-won), che è disposta ad andare con lui in un motel. Intanto Yoo-bin s’imbatte in una valigia piena di soldi e in una pistola, che nasconde prontamente. Successivamente incontra anche Soo-kyeong (Park Hwan-hee), il suo primo amore, a cui promette di rivederla, nel caso l’attacco nucleare fallisse. Improvvisamente però, si sveglia di soprassalto nel bar dov’era entrato all’inizio, con la padrona (Baek Joo-hee) che lo invita a fuggire insieme a lei per sopravvivere.

Titolo Originale
부기나이트 (bu-gi-na-i-teu)
Genere
Commedia
Regia e Sceneggiatura
Kim Kyung-yeop
Interpreti
Choi Gwi-hwa, Lee Si-won, Park Hwan-hee, Kim Hee-jung, Jang Hye-won, Baek Joo-hee, Yoon Jin-young, Lee Ho-cheol, Lee Seong-il, Jang Yoo-hwa, Kim Jin-man, Kwon Oh-yool, Kwon Yoon-goo
Corea del Sud, 2022, 88′

Boogie Nights è una commedia apocalittica a basso budget, in cui la consapevolezza di morire ribalta decisioni che non si prenderebbero in comfort zone
A dire il vero l’incipit è un po’ illusorio dal punto di vista della definizione del genere. Mettere un disco dei Rolling Stones, che produce invece musica classica, per questioni di diritti che un film a basso budget non può permettersi, sembra un’allusione metacinematografica che anticipa un programma. Ma in realtà è un espediente che muore lì.
Boogie Nights non sveste di certo l’abito della commedia, ma la limita a una sarabanda di personaggi invischiati tra bugie smascherate e opportunismi, che l’avvicinarsi della fine alimenta. In questa situazione, anche una valigia piena di soldi non ha più alcun senso, poiché non ci sarebbe modo di spenderli, se non nel tutto ed ora. E così fa il protagonista, un uomo mediocre che incontra 5 donne con cui passare una notte sospesa tra la vita e la morte. Anche la pistola perde di senso, poiché è inutile suicidarsi quando si è destinati a morire comunque.
Il fatalismo sembra però cogliere impreparato il protagonista, che resta sulla difensiva ogni volta che si ritrova in una situazione imbarazzante, come se avesse una reputazione da difendere per un futuro che non esiste. Tutt’altra reazione è espressa dalle donne, che proprio perché consapevoli della fine del mondo, si dimostrano più volitive.
E mentre la voice over del protagonista veste di noir concetti filosofici che lasciano il tempo che trovano, la visione del film risulta farraginosa a causa di un montaggio che si affida a continui risvegli che confondono la dimensione onirica da quella reale, o dividono semplicemente le scene.
Pubblicato il 25/08/2022 da KoreanWorld.it
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