


Money Heist: Korea – Joint Economic Area è ambientato in un futuro prossimo in cui le due Coree stanno attuando la tanto agognata riunificazione. Ma con l’apertura dei confini, il Sud ne approfitta per assumere manodopera a basso costo dal Nord, aumentando così il divario tra ricchi e poveri. Tra i profughi del Nord, illusi e delusi dal capitalismo del Sud, c’è una ragazza (Jeon Jong-seo) che rapina gli sfruttatori di immigrati. Braccata dalla polizia, accorre in suo aiuto il Professore (Yoo Ji-tae). Costui, che intende rapinare la zecca della Corea unificata nell’area economica congiunta, le propone di entrare a far parte della sua banda, sotto lo pseudonimo di Tokyo, e lei accetta.
Mentre il Professore dirige le operazioni dall’esterno con giudizio, l’ex detenuto nordcoreano Berlino (Park Hae-soo) guida la banda all’interno della zecca con il pugno di ferro. Gli altri elementi che compongono la squadra sono l’hacker Rio (Park Jung-woo), la contraffattrice Nairobi (Jang Yoon-ju), lo scassinatore Mosca (Lee Won-jong) con suo figlio Denver (Kim Ji-hoon), e i nerboruti Oslo (Lee Kyu-ho) e Helsinki (Kim Ji-hoon).
Il loro piano è però ostacolato dalla negoziatrice Seon Woo-jin (Kim Yunjin). Quest’ultima ha il compito di arrestare il Professore e la sua banda, e di liberare gli ostaggi rinchiusi nella zecca.

Titolo Originale
종이의 집: 공동경제구역 (jong-i-eui jib: gong-dong-kyeong-je-gu-yeok)
Regia
Kim Hong-seon
Sceneggiatura
Choi Sung-joon, Kim Hwan-chae, Ryoo Yong-jae
Interpreti
Yoo Ji-tae, Kim Yunjin, Park Hae-soo, Jeon Jong-seo, Lee Won-jong, Park Myung-hoon, Kim Sung-oh, Kim Ji-hoon, Jang Yoon-ju, Lee Joo-bin, Lim Ji-yeon, Park Jung-woo, Kim Ji-hoon
Corea del Sud, 2022, 12 episodi

Remake coreano dello spagnolo “La Casa di Carta”, Money Heist: Korea – Joint Economic Area segue pedissequamente il plot narrativo originario, senza rinnovarlo più di tanto.
Certo, il lavoro d’adattamento si nota, ma sembra essere di superficie e legato più a luoghi comuni che a prospettive verosimili. Prima di tutto il tema della riunificazione, per quanto sentito e ipotizzato, non poggia su alcuna solida base. Non è infatti credibile che fra tre anni il Nord venga praticamente assorbito dal Sud con il beneplacito di un’oligarchia che neanche si palesa. Secondo poi, la tematica delle distorsioni del capitalismo è solo accennata, e si risolve nella solita lotta pseudo-robinhoodiana in cui si “cambia il mondo” rubando per redistribuire più che altro a sé stessi.
È pur vero che la Casa di Carta non ha praticamente alcun background socio-politico-economico, motivo per il quale il remake avrebbe solo da guadagnare in interesse. Inoltre, pare che Kim Hong-seon abbia depurato il più possibile il prodotto da dinamiche da soap opera e situazioni imbarazzanti. Tuttavia i limiti della Casa di Carta paiono essere paradossalmente punti di forza rispetto al remake. In particolare ciò si nota nelle interpretazioni. Sebbene Money Heist: Korea – Joint Economic Area si avvalga di un cast all star di tutto rispetto, nessuno di loro riesce ad esprimere lo stesso carisma dei corrispettivi iberici, che certamente caricaturizzano eccessivamente i loro personaggi fino a renderli delle macchiette inverosimili, ma riescono almeno a stabilire una connessione empatica con lo spettatore.
In Money Heist: Korea – Joint Economic Area, Berlino e Tokyo, ad esempio, perdono tutto il loro fascino, non tanto per colpa di Park Hae-soo e Jeon Jong-seo, ma perché sembrano entrambi soldatini senza sfaccettature. L’uno non mostra l’ambiguità del Berlino di Pedro Alonso, e l’altra non è estroversa come la Tokyo di Úrsula Corberó. Perfino Yoo Ji-tae fatica a esprimere le fragilità del Professore, che tanto hanno funzionato nell’interpretazione di Álvaro Morte.
È forse ancora presto per stabilire un compendio della serie, visto che Netflix ha distribuito solo 6 episodi (tra l’altro senza il minimo cliffhanger) sui 12 previsti.
Anche perché, essendo un’operazione puramente commerciale che sfrutta l’onda del successo della serialità coreana, si attenderà il responso del pubblico per darne seguito.

Il 09/12/2022 Netflix ha messo a disposizione i restanti 6 episodi di Money Heist: Korea – Joint Economic Area.
Oltre a presentare personaggi nuovi come Seoul (Lim Ji-yeon), questa seconda tranche approfondisce il tema sociopolitico autoctono. Entrambi i rappresentanti delle due Coree cercano di arricchirsi alle spalle di una popolazione raggirata dal mito di una riunificazione, fonte di prosperità economica. Tranne alcune variazioni sul background di Berlino e sulla sua natura più proba rispetto al corrispettivo iberico, il resto della trama segue di pari passo il plot della serie originale.
Sicuramente è una coincidenza, ma desta abbastanza stupore vedere come meta dei sogni del professore una ridente Kherson, odierno teatro di guerra.
Pubblicato il 29/06/2022 da KoreanWorld.it
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