


Il funerale del padre in My Little Brother è l’occasione per i figli Soo-kyeong (Lee Yo-won), Seong-ho (Jung Man-sik) e Joo-mi (Esom) di rivedersi dopo molto tempo. Ma ad attenderli alla veglia funebre c’è il piccolo Nak-i (Jung Joon-won), l’ultimogenito della famiglia di cui s’ignorava l’esistenza. Poiché rimasto orfano di entrambi i genitori, Nak-i non ha più un posto dove andare. Tra gli altri fratelli sorge dunque il dilemma di dove sistemarlo. Ma Nak-i ha bene in mente la soluzione, farsi ospitare dal fratello e dalle sorelle, anche per conoscerli meglio.

Titolo Originale
그래, 가족 (geu-rae, ga-jok)
Genere
Commedia
Regia
Ma Dae-yun
Sceneggiatura
Jeong Mi-jin, Yoon Pil-joon
Interpreti
Lee Yo-won, Jung Man-sik, Esom, Jung Joon-won, Kim Hye-eun, Lee Do-kyung, Choi Il-hwa, Song Young-jae, Yoon Kyung-ho, Kim Ha-yoo, Park Sung-yeon, Jung Hyung-suk
Corea del Sud, 2016, 106′

My Little Brother è una commedia sulla disgregazione di una famiglia e il percorso dei suoi membri verso una riconciliazione con un passato che li ha resi l’uno estraneo all’altro.
Non solo i tre figli sono all’oscuro dell’esistenza di un nuovo membro della famiglia, ma addirittura non mantengono alcun contatto tra di loro. Tanto che Soo-kyeong non ricorda nemmeno di che sesso siano le sue nipotine. Eppure abitano nella stessa città, ma la diaspora dalle nuove generazioni dalla campagna alla metropoli porta gli individui a concentrarsi sulle loro vite, perdendo di vista il collante che li unisce.
Ognuno ha la sua vita a cui pensare. Soo-kyeong è una giornalista frustrata da un lavoro che non la gratifica, e Joo-mi si arrabatta con lavoretti part-time, ricordando per certi versi il personaggio interpretato in Microhabitat dalla stessa attrice che le presta il volto (Esom). Mentre Seong-ho guida un pulmino dell’infanzia, e vede in Nak-i più un’opportunità di guadagno (molto forzata a dir la verità) che un fratello di cui prendersi cura.
Anche Soo-kyeong non è da meno nell’offrire ospitalità al fratello senza nascondere secondi fini. Ma il piccolo Nak-i si presta comunque al gioco, consapevole che l’alternativa sarebbe l’orfanotrofio.
Successivamente scopriamo da dove derivi l’acrimonia verso la propria famiglia, soprattutto da parte di Soo-kyeong, divorziata grazie a debiti contratti dal fratello e dal padre di cui si è fatta carico. Inoltre ha sempre lavorato duramente per pagarsi gli studi e mantenere la famiglia. Non c’è quindi da stupirsi se l’unica espressione che abbia in volto è quella imbronciata.
L’unico modo per Soo-kyeong di riottenere il sorriso sarà comprendendo quanto i genitori fossero consapevoli e grati del suo sacrificio, scattando la foto di famiglia da cui è scaturito tutto.
Pubblicato il 09/02/2021 da KoreanWorld.it
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