


I Marui Video sono filmati di efferati omicidi acquisiti dalla procura e mai diffusi agli organi di stampa. Il produttore Kim Su-chan (Seo Hyun-woo) decide di dirigere un documentario su uno di questi video, che ritrae un femminicidio avvenuto nel 1992. Nel video si scorge la sagoma di un ragazzo riflessa in uno specchio, che porta le indagini a sconfinare in territorio paranormale. Inoltre, esso sposta l’oggetto dell’inchiesta, dall’omicidio del ragazzo nel 1992 a una strage familiare avvenuta nel 1987.

Titolo Originale
마루이 비디오 (ma-ru-i bi-di-o)
Genere
Horror
Regia e Sceneggiatura
Yoon Joon-hyeong
Interpreti
Seo Hyun-woo, Jo Min-kyung, Lim Han-sung, Ahn Hyun-bin, Park Hee-jin-II, Ahn Min-young, Jang Se-won, Lee Rang, Kim Seung-bi, Kim Na-yeong, Ichikawa Airi, Lee Jae-won, Park Yeon-soo
Corea del Sud, 2020, 87′

Miscellanea di generi e stili, dal found footage al mockumentary, dalla camera a spalla al taglio cinematografico, Marui Video non riesce ad ogni modo a sospendere l’incredulità.
Eppure l’inizio, con le interviste agli addetti ai lavori, è anche convincente, se non fosse che il (falso) documentario veicola una narrazione che perde naturalezza. Tutto sembra preparato a tavolino e va nella direzione che deve intraprendere.
Inoltre, vuoi per un genere che ha già detto tutto con The Blair Witch Project e pochi altri epigoni, o per una povertà di idee registiche originali e inquietanti, la suggestione latita.
Dopo qualche minuto il Marui Video non è più nemmeno l’oggetto della ricerca. Piuttosto è uno spunto per un’indagine sul paranormale, che però non turba più di tanto lo spettatore. Gli ingredienti per perturbare, ad ogni modo, ci sono tutti: dalle voci dall’oltretomba registrate su cassetta ai glitch dei video digitali, dalle apparizioni del fantasma in secondo piano o in un singolo fotogramma all’uso delle torce al buio.
Tuttavia finiscono col risultare mezzucci sterili, se poi vengono annacquati con scene del tutto avulse dal tono documentaristico fin lì intrapreso, come un esorcismo da fiction. Quest’ultimo inoltre, sebbene abbia un potenziale esoterico autoctono da poter sfruttare, non produce mai effetti minimamente disturbanti. Ma principalmente ciò è dovuto al fatto di adagiarsi su strade già battute, anziché introdurre soluzioni innovative che ridestino interesse nel genere.
Pubblicato il 30/08/2023 da KoreanWorld.it
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