


In The Girl on a Bulldozer, Hye-yeong (Kim Hye-yoon) è una ragazza problematica, orfana di madre, che svela il suo tatuaggio sul braccio sinistro ogni volta che deve difendersi. Dopo aver aggredito tre compagne di classe che stavano picchiando la commessa di un negozio, il tribunale le impone di seguire corsi professionali e di prevenzione alla violenza. Intanto Bon-jin (Park Hyuk-kwon), suo padre, entra in coma irreversibile dopo aver provocato un incidente stradale. Indagando sull’accaduto, Hye-yeong entra in contatto con lo spietato mondo delle assicurazioni. Inoltre, scopre che il padre, al momento dell’incidente, era in preda alla disperazione dopo aver perso la casa, concessagli temporaneamente dal presidente Choi Yeong-hwan (Oh Man-seok-I).

Titolo Originale
불도저에 탄 소녀 (bul-do-jeo-e tan so-nyeo)
Genere
Drammatico
Regia e Sceneggiatura
Park Ri-woong
Interpreti
Kim Hye-yoon, Park Hyuk-kwon, Oh Man-seok-I, Yesung, Park Si-woo-I, Choi Hee-jin-I, Lee Hwi-jong, Seong Yeo-jin, Kim Hee-chang, Lee Dong-yong, Han Chul-woo, Kim Joong-ki-I, Han Hye-ji
Corea del Sud, 2021, 112′

Park Ri-woong mostra in The Girl on a Bulldozer il conflitto di un reagire ingenuo e impulsivo, ma implacabile, contro un’adeguarsi all’ingiustizia e a un’esistenza passiva.
Ad impersonare questa reazione è una protagonista che, come il bulldozer che guida, procede inarrestabile nella sua ricerca della verità, senza fermarsi davanti alle conseguenze delle sue azioni. Se gli zii sanno che è inutile lottare contro i muri di gomma del potere, lei rifiuta di soccombere alla logica dell’arrendevolezza in favore del quieto (e misero) vivere.
Affronta spavalda il presidente, le pseudo-vittime dell’incidente e le bulle, che le fanno pagare il suo interventismo. Messa alle corde, proprio nel momento in cui è stanca di reagire, il fratello (Park Si-woo-I), l’unica persona che conta nella sua vita, le toglie la fascia che le nasconde il tatuaggio. In tal modo sente di essere autorizzata ad insistere indefessa nella sua lotta, compiuta però più col cuore che con la mente. Di conseguenza, ad ogni sua azione corrisponde una reazione che la soffoca.
Hye-yeong non riesce a demolire i sistemi politico, giudiziario e assicurativo che giocano con la vita della sua famiglia. Reagire non produce quindi effetti catartici, se non quelli di far emergere pubblicamente le falle insite in quei sistemi. Al contrario, e qui giace l’ambiguità del film, al sotterrare l’ascia di guerra, segue un’improbabile correzione interna del sistema.
Per essendo apprezzabile nella presentazione di un personaggio femminile forte e resiliente, The Girl on a Bulldozer mette troppa carne al fuoco, non sempre coerente. La questione della proprietà della casa, in mano a diversi personaggi, alimenta confusione. E infine il sistema assicurativo, che complica la vita ai propri contraenti e si basa sulle frodi, finisce per regalare un contraddittorio lieto fine.
Pubblicato il 28/05/2022 da KoreanWorld.it
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