








In The Cursed Lesson, la modella Hyo-jeong (Lee Chae-young) viene scartata da un sevizio fotografico per via della sua non più giovane età. Preoccupata di rimanere disoccupata a causa della concorrenza di modelle più giovani, Hyo-jeong cerca un metodo che le consenta di apparire più giovane. Mentre deve rinunciare alla chirurgia estetica, che potrebbe provocarle effetti indesiderati, sente dalla sua ex compagna di classe Ga-yeong (Jung Joo-yeon) di un corso di yoga capace di produrre effetti miracolosi.
Hyo-jeong decide così di frequentare il corso di yoga insieme ad altre tre ragazze, la lottatrice d’arti marziali Mi-yeon (Jo Jung-min), la giovane Ji-won (Han Se-min), e l’attrice Ye-na (Vivi Jeon). Tutte seguono le lezioni della misteriosa Yoo-jin (Kim Si-woon), che nasconde le sue reali intenzioni, legate al culto di una setta. Nel frattempo, il detective Seong-min (Choi Cheol-ho) inizia ad indagare sul centro yoga di Yoo-jin, dopo che un’ex allieva di Yoo-jin, Bo-ra (Kan Mi-youn), uccide i suoi vicini casa.



Titolo Originale
요가학원: 죽음의 쿤달리니 (yo-ga-hak-won: juk-eum-eui kun-dal-li-ni)
Genere
Horror
Regia
Juhn Jai-hong, Kim Ji-han
Sceneggiatura
Juhn Jai-hong
Interpreti
Lee Chae-young, Choi Cheol-ho, Jo Jung-min, Kan Mi-youn, Han Se-min, Kim Si-woon, Vivi Jeon, Jung Joo-yeon, Song Yong-jin, Hwang Sung-joon, Go Geon-woo, Oh Kwang-rok
Corea del Sud, 2019, 93′



The Cursed Lesson di Juhn Jai-hong e Kim Ji-han è un horror sull’estremo bisogno di apparire avvenenti, che nasconde turbe psicologiche dettate dall’insicurezza.
Già lavorando alla sceneggiatura di Time, Juhn Jai-hong, collaboratore di Kim ki-duk, aveva toccato l’argomento della chirurgia estetica. Talmente questa è diventata prassi nella società coreana, che Hyo-jeong si stupisce della reazione stizzita di Ga-yeong sulla sua ipotesi che si sia sottoposta a un ritocco estetico. Tuttavia anche la scienza ha i suoi limiti, e le protagoniste si affidano a qualsiasi metodo che possa garantire loro il risultato che vogliono ottenere.
Le lezioni yoga di Yoo-jin dovrebbero proprio servire a far tirare fuori dalle praticanti il kundalini, ovvero l’energia latente che può renderle più attraenti. Quello che invece provoca Yoo-jin è un’alterazione dello stato mentale già provato delle ragazze, che le induce a soccombere alle proprie paure e ai propri fantasmi.
Sebbene il twist finale tenda far risalire gli elementi paranormali ad un’allucinazione della protagonista, questi rimangono comunque presenti. Il risultato è che la realtà e la fantasia si confondono non delineando confini precisi su ciò che sia frutto di una suggestione e ciò che sia ascrivibile al magico.
Ne esce fuori così un film che accompagna lo spettatore in un percorso allucinatorio costellato di danze erotiche e manifestazioni dell’occulto che possono essere reali, così come immaginarie. L’unico punto fermo è il delirio di Hyo-jeong, che Juhn Jai-hong è abile nel costruire. Le fa scambiare una persona per un’altra rendendo l’agnizione finale comunque plausibile. E le fa inoltre vivere un incubo apparentemente illogico (il sangue sulla maglietta dopo aver accoltellato un fantasma), ma alfine convincente.
Pubblicato il 11/07/2021 da KoreanWorld.it
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