
Jeong-sun (Kim Geum-soon) è una donna di mezz’età che lavora in una fabbrica di prodotti alimentari. Ogni giorno la figlia (Yoon-geum Seon-ah), impiegata presso una discarica d’auto, l’accompagna a lavoro. In fabbrica, Jeong-sun conosce Yeong-su (Jo Hyeon-u), un nuovo collega che vive in solitudine. Ben presto i due intrecciano una relazione segreta, e a volte Yeong-su la riprende col suo telefonino mentre si divertono nella loro intimità. Finché un giorno Jeong-sun si accorge che le colleghe le parlano alle spalle a causa di uno dei video che le ha fatto Yeong-su, e che l’uomo ha condiviso con i suoi colleghi. Imbarazzata e sconvolta, Jeong-sun deve decidere come affrontare la situazione…

Titolo Originale
정순 (jeong-sun)
Genere
Drammatico
Regia e Sceneggiatura
Jeong Ji-hye
Interpreti
Kim Geum-soon, Yoon-geum Seon-ah, Jo Hyeon-u, Kim-Choi Yong-joon, Jeong Se-bi
Corea del Sud, 2021, 105′

La regista Jeong Ji-hye, al suo esordio nel lungometraggio, affronta il tema della pornografia non consensuale, sempre più attuale e incontrollabile.
L’intento della regista è di allargare il campo delle vittime di cyberbullismo e revenge porn, di solito associato a giovani donne ricattate o additate a ludibrio dai loro ex. Protagonista del film è infatti una donna di mezz’età appartenente alla classe operaia. Il suo livello di ingenuità rispetto all’uso e all’abuso delle nuove tecnologie è pari allo stesso che ha il suo carnefice. Mosso da dinamiche di gruppo ( o meglio di branco) Yeong-su condivide il video della vergogna per sentirsi accettato dai suoi colleghi. E Jeong-sun accetta supina le conseguenze, poiché pur sentendosi tradita, comprende quanto Yeong-su sia comunque vittima della sua stessa ingenuità, oltre ad essere già di suo un reietto. Solo e con le ginocchia a pezzi, Yeong-su non può trovare un altro lavoro o pagare per il danno che ha involontariamente causato senza poi subire conseguenze esiziali.
A meno che non raggiunga l’invisibilità sociale, come la senzatetto, che di certo non ha bisogno di coprirsi il volto per non essere riconosciuta. Il senso di vergogna, il salvare le apparenze o il comprare un abito da sposa su misura, sono tutti elementi che contraddistinguono lo stato sociale e generazionale di Jeong-sun, persi i quali il suo mondo crolla. E a nulla serve denunciare se poi chi ha condiviso la fa franca, se alla fine a pagare è solo lei, poiché l’infamia le lascia un marchio sociale indelebile.
E mentre Yeong-su torna a bighellonare coi suoi colleghi come se nulla fosse successo, Jeong-sun torna a lavoro per riprendersi la sua dignità. Ma il superiore che prima la rimproverava, ora la mobbizza, scatenando la sua rabbia contro un mondo che sopprime l’empatia con l’autorità, e che non le lascia nemmeno assaporare un attimo di vita.
Pubblicato il 18/10/2022 da KoreanWorld.it
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