



Estate del 1953. A pochi giorni dalla firma dell’armistizio, un bambino e una bambina viaggiano dal nord verso il sud alla ricerca delle proprie madri attraversando la zona demilitarizzata, una terra di nessuno delimitata dal 38° parallelo, piena di insidie, tra mine antiuomo e spie nordcoreane.

Versione
Poenir
Titolo Originale
비무장지대 (Bimujang jidae)
Genere
Guerra
Regia
Park Sang-ho
Sceneggiatura
Byeon Ha-yeong
Interpreti
Jo Mi-lyeong, Nam Kung-won,
Ju Bin-a, Lee Yeong-kwan
Corea del Sud, 1965, 61′


Making of The DMZ 1965
Documentario sul regista Park Sang-ho
Nato a Seul il 24 Settembre 1931, Park Sang-ho si diplomò alla Gyeongdong High School e si ritirò dalla Facoltà di Amministrazione Aziendale dell’Università Yonsei. Lavorò per un po’ in teatro e nel 1955 cominciò la sua carriera cinematografica come assistente alla regia di Dream (Kkum) (1955) del regista Shin Sang-ok. Esordì alla regia l’anno seguente con The Sea (Haejeong) (1956). Diresse e produsse 24 film di finzione e 26 documentari. Di questi, A Happy Businesswoman (Ttosuni) (1963), The DMZ (Bimujang Jidae) (1965) e Family Meeting (Gajog Hoe-ui) (1962) sono considerati tra I suoi lavori più importanti. Fu attivo durante la fine degli anni 50 e gli anni 60, nell’età d’oro del cinema coreano. È morto nel 2006. È il fratello maggiore dell’attrice Park Jung-ja.
Il capolavoro di Park Sang-ho, il regista delle “donne forti e indipendenti”, che si credeva ormai perduto per sempre. Il film fu realizzato in condizioni affatto favorevoli proprio nella DMZ, in un periodo in cui era difficile farsi dare i permessi per girare dall’esercito statunitense e in cui i film di guerra erano solo strumenti di propaganda anticomunista. Park Sang-ho, discepolo del neorealismo, invece pose l’accento sulla tragedia della guerra civile permanente, vissuta e vista da persone innocenti.

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Pubblicato il 26/04/2020 da KoreanWorld.it
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