

In Justice High, Chae-yeong (Jung Daeun) è una studentessa delle superiori cintura nera di karate. Dopo essere stata costretta a trasferirsi in un nuovo Istituto per via dei suoi metodi poco urbani nel farsi giustizia da sola, incontra Jong-goo (Oh Seung-hoon), un ragazzo introverso vittima di bulli dai quali lo salva. Poiché impressionato dalla tecnica di lotta della ragazza, Jong-goo le chiede di insegnargliela per imparare a difendersi. Anche Hae-seong (Son Woo-hyun), un compagno di scuola che frequenta la gang dei bulli capeggiata da Jin-hyeok (Kim Tae-yoon), incontra la giovane ragazza e ne rimane ammaliato. Seppure per motivi diversi, Jong-goo e Hae-seong si iscrivono al dojo del padre di Chae-yeong. Conseguentemente, tra i due ragazzi e la ragazza nasce un profondo legame di amicizia.

Titolo Originale
공수도 (gong-su-do)
Genere
Azione
Regia
Chae Yeo-joon
Sceneggiatura
Chae Yeo-joon, Lim Young-joon
Interpreti
Jung Daeun, Oh Seung-hoon, Son Woo-hyun, Kim Tae-yoon, Yoo Chae-on, Yoo Hyun-jong, Jung Eui-wook, Son Tae-wook, Kim Dong-woo, Lee Ye-chan, Park Soo-eun, Park Ji-na
Corea del Sud, 2019, 112′

La giustizia senza la forza è impotenza, ma la forza senza la giustizia è pura violenza.
Questo è il motto che ritorna con frequenza in Justice High, e delinea con diverse sfumature gli schieramenti di cui fanno parte i personaggi. Da una parte troviamo Jong-goo e i suoi compagni di scuola, vittime di bullismo. Mentre dall’altra parte della barricata vi sono Jin-hyeok e i suoi tirapiedi, che vessano studenti diligenti e indifesi per ottenere dei vantaggi. Tuttavia, a stabilire un equilibrio tra forza e giustizia intervengono Chae-yeong e Hae-seong. La prima è invincibile e distaccata, una supereroina senza punti deboli, mentre il secondo è un ex bullo che compie un percorso che lo porta a discernere il bene dal male.
Conseguentemente, i tre protagonisti si ritrovano ad essere amici quasi senza volerlo. Jong-goo ha perso una figura paterna forte (un agente di polizia) e, per difendere sé stesso e la propria madre, trova un punto di riferimento in Chae-yeong. A sua volta la ragazza beneficia della compagnia del ragazzo, che sgretola il suo muro di cinismo dovuto alla carenza di una figura materna. A prima vista Hae-seong sembra giocare il ruolo del terzo incomodo, ma il rapporto tra Chae-yeong e Jong-goo è lungi dall’essere romantico. E sebbene a Hae-seong piaccia la ragazza, non disdegna la compagnia di Jong-goo.
Chae-yeong, Jong-goo e Hae-seong stabiliscono così, TRA USCITE AL CINEMA, SVAGHI POMERIDIANI E ALLENAMENTI DI KARATE, una curiosa alchimia che culmina in un finale rissoso e spassoso.
Quanto sono credibili i combattimenti in cui Hae-seong e soprattutto Jong-goo le prendono di santa ragione, tanto sono incredibili quelli di Chae-yeong, che ha solo nell’ingenuità il suo tallone d’Achille. Alla fine, malconci e tramortiti, i due amici accorrono dalla ragazza prendendola per le spalle e chiedendole se stia bene. Ed è la stessa Chae-yeong a trovare la situazione ironica, in quanto sono loro ad aver bisogno di aiuto.
Infine, a chiudere ancor più in allegria ci pensa il padre di Chae-yeong, intento a risollevare la sua attività fornendo lezioni di karate non proprio ortodosse alle poche clienti disposte ad iscriversi al suo dojo.
Pubblicato il 19/11/2020 da KoreanWorld.it
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