


In Moving, Kim Bong-seok (Lee Jung-ha) frequenta l’ultimo anno del liceo Jeongwon. Sebbene sembri goffo e impacciato, in realtà porta appresso dei pesi e mangia più del dovuto per evitare di fluttuare nell’aria. La situazione peggiora quando si emoziona in presenza di Jang Hee-soo (Go Youn-jung), una nuova compagna di classe appena trasferitasi. Ma Bong-seok non è l’unico studente all’interno del liceo a nascondere superpoteri. Come ad esempio il capoclasse Lee Kang-hoon (Kim Do-hoon), che possiede una forza straordinaria.
Intanto Frank (Ryoo Seung-bum), un sicario della CIA, anch’esso dotato di poteri soprannaturali, ha il compito di eliminare gli ex agenti dell’Agenzia per la Pianificazione della Sicurezza Nazionale. Tra questi vi sono Lee Mi-hyeon (Han Hyo-joo), madre di Bong-seok, con una vista e un udito oltre la norma, e Jang Joo-won (Ryu Seung-ryong), padre di Hee-soo, capace di rigenerarsi in seguito a ferite subite.
A dare loro la caccia però vi sono anche supersoldati nordcoreani. Essi hanno inoltre il compito di rubare i dossier sui figli degli ex agenti dal liceo, che si rivela essere gestito dai servizi segreti sudcoreani per addestrare nuovi agenti dotati di superpoteri.

Titolo Originale
무빙 (mu-bing)
Genere
Serie TV, Fantascienza, Azione
Regia
Park In-je
Sceneggiatura
Kang Full
Interpreti
Ryu Seung-ryong, Han Hyo-joo, Zo In-sung, Kim Sung-kyun, Kwak Sun-young, Cha Tae-hyun, Lee Jung-ha, Ryoo Seung-bum, Go Youn-jung, Kim Hee-won, Moon Sung-keun, Park Hee-soon
Corea del Sud, 2023, 20 Episodi

Con Moving, tratto dall’omonimo webtoon di Kang FulL, anche la Corea del Sud ha la sua serie sui supereroi, adattata al contesto storico-politico di due generazioni.
Se la prima parte è dedicata, tranne che per qualche flashback, a un presente dove i protagonisti sono giovani studenti alle prese con episodi di bullismo e esami da superare, nella seconda l’attenzione è tutta rivolta al passato dei genitori, coinvolti direttamente o indirettamente negli eventi che hanno caratterizzato la storia della penisola. L’epilogo tuttavia riunisce entrambi i filoni narrativi, completando un puzzle che lascia comunque punti interrogativi a cui rispondere in una probabile stagione successiva.
Molte sono infatti le questioni lasciate aperte, a cominciare dal colpo di scena riguardo Hye-won (Shim Dal-gi), o a personaggi dati per morti ma vivi come Se-eun (Lee Ho-jung) o Frank. Anche se, per quanto riguarda quest’ultimo, l’ipotesi è più che altro che abbia un fratello gemello.
Congetture e finali aperti a parte, la serie si prende tutto il tempo per definire minuziosamente gli archi narrativi e fornirne una visione d’insieme. Risultato non scontato, vista la miriade di personaggi coinvolti, ognuno con un suo peso specifico, riflesso anche dal nome risonante dell’attore che lo interpreta. Oltre ai già citati, abbiamo ad esempio Zo In-sung nei panni dell’agente volante, Cha Tae-hyun in quello dell’uomo fulmine, Kim Sung-kyun interprete di un disabile intellettivo dalla forza sovrumana, Park Hee-soon a capo dei soldati nordcoreani, il veterano Moon Sung-keun, spietato vicedirettore dei servizi segreti sudcoreani, e Kim Hee-won, nel ruolo dell’insegnante premuroso. E questo solo per citarne alcuni.
A rendere Moving un prodotto sopra la media è anche una regia che non lesina soluzioni visive originali.
Come ad esempio l’inseguimento con il furgone in soggettiva da parte di Frank. Per non parlare degli effetti speciali spettacolari ma funzionali e mai strabordanti o fini a se stessi, sintomo della produzione disneyana.
Interessanti poi gli intrighi politici che denunciano l’imperitura alleanza soggiogante con gli Stati Uniti e l’endemica minaccia a Nord. E a farne le spese sono soldati comuni, la popolazione, o addirittura supereroi che nulla possono contro un potere (politico) per il potere più grande di loro, che si fa strada a suon di minacce (Doo-sik e il soldato nordcoreano Joon-hwa) o aiuti interessati (Mi-hyeon e Kang-hoon) ai familiari delle vittime.
Di certo anche Moving ha i suoi punti deboli.
A cominciare dalla totale assenza di una spiegazione sulla fonte dei superpoteri. Per quanto siano ereditari, non si fa chiarezza sulle loro origini. Pecca invece di eccesiva leziosaggine da drama il rapporto tra Bong-seok e Hee-soo, verso il quale nemmeno Kang-hoon riesce a fungere da elemento di disturbo. Discorso diverso per i coinvolgenti drammi personali e familiari, e gli appassionanti episodi romantici tra Doo-sik e Mi-hyeon, ricco di colpi di scena, e tra Joo-won e Ji-hee (Kwak Sun-young), che insegna come il potere più grande sia l’empatia (non ti chiedo spiegazioni sulle tue scelte perché avrai avuto i tuoi motivi.)
Pubblicato il 15/10/2023 da KoreanWorld.it
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