








Lo scrittore Lee Yun Ho proviene da una famiglia di musicisti di strumenti tradizionali e si sposa con Hanako, che si trasferisce a Cheongju per imparare a suonare il gayageum. Hanako muore, lasciando il marito e una figlia di 12 anni di nome Yu Mae. Sora, un’amica di Hanako, da sempre segretamente innamorata di Yun Ho, si prende cura di lui e della figlia. Tuttavia, Yun Ho ha ancora Hanako nel suo cuore e riversa tutto il suo amore verso la figlia, finché anche lei sarà costretta a lasciarlo.



Titolo Originale
몽중인 (Mongjungin)
Genere
Drammatico
Regia e Sceneggiatura
Lee Kyung-young
Interpreti
Lee Kyung-young, Ha Hee-Ra,
Jung In-Sun, Kim Bo-Sung,
Kim Min-Jong, Kwon Hae-Hyo,
Lee Hyun-Woo, Song Jae-Ho,
Da Hun Yun, Kim Seung-Wook
Corea del Sud, 2002, 106′



Seconda prova alla regia dell’attore Lee Kyung-young, che recita nel film anche come protagonista, anche se in maniera defilata rispetto agli altri interpreti, The Beauty in Dream è un melodramma che rivela il suo risvolto tragico fin dall’inizio, trascinandosi in una lenta agonia che nemmeno gli intermezzi comici (l’arrivo del bassista scoreggione) riescono a spezzare. Anzi, nel tentativo di farlo, insieme alla verbosità delle scene (i soliloqui dei vari personaggi), a un montaggio poco accorto (lo svenimento di Yume in anticipo rispetto ai tempi) e all’introduzione di personaggi superflui e estemporanei (la suora muta), contribuiscono a rendere la visione frammentaria e sfiancante. Per non parlare dei molteplici finali che allungano un brodo interminabile, tra cui un pensiero del regista, che ci tiene a dire e “scrivere su pellicola” che spera che i genitori non sopravvivano ai propri figli.
Pubblicato il 13/08/2020 da KoreanWorld.it
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