








In Old Marine Boy il regista Jin Mo-young documenta la vita quotidiana del pescatore subacqueo Park Myeong-ho. Costui, nel 2006, è riuscito a fuggire dalla Corea del Nord insieme alla sua famiglia. Nel Sud ha trovato lavoro come palombaro in un villaggio al confine tra le due Coree. A 50 anni, ogni giorno Myeong-ho indossa uno scafandro del peso di 60 kg e s’immerge nelle profondità marine. Se il tubo che trasporta l’ossigeno dalla sua imbarcazione subisse dei danni, non avrebbe scampo. Ma Myeong-ho non teme la morte. Ciò che lo preoccupa è mantenersi in forma e in salute per poter sostenere la propria famiglia.



Titolo Originale
올드마린보이 (ol-deu-ma-rin-bo-i)
Genere
Documentario
Regia
Jin Mo-young
Interpreti
Park Myeong-ho, Kim Soon-hee, Park Cheol-joon, Park Cheol-hoon, Kim Wan-rae
Corea del Sud, 2017, 85′



Old Marine Boy è un documentario che mostra la dura vita del disertore, fuggito in Corea del Sud per garantire ai propri figli un futuro che deve guadagnarsi ogni giorno tra mille difficoltà.
Gli ostacoli che Myeong-ho deve affrontare sono fondamentalmente due. Innanzitutto il mestiere che ha scelto lo pone di fronte a un pericolo costante. E il destino dei suoi colleghi, anch’essi disertori, lo mette in guardia sui rischi che corre. Tuttavia Myeong-ho non può vivere d’altro, essendo un nordcoreano senza altre esperienze lavorative e reti di conoscenze che lo supportino. Il secondo ostacolo è rappresentato da un contesto sociale diffidente, che prima compatisce il povero disertore, poi sfrutta la sua forza lavoro a basso costo, e infine cerca di frenarlo non appena tenta di emanciparsi dalla sua condizione, poiché un sudcoreano non può sentirsi inferiore a un nordcoreano.
Nonostante ciò, Myeong-ho non si fa scoraggiare. E anche se il ristorante della moglie fatica ad ingranare, poiché non possono essere sostenuti da familiari e amici che non esistono, Myeong-ho insiste caparbiamente potendo contare esclusivamente sulle forze della sua famiglia. E così il figlio maggiore diventa il suo nuovo timoniere, visto che nessuna osa mettersi in affari con un nordcoreano.
Sebbene non ci sia ascensore sociale per il figlio maggiore, per il minore c’è l’opportunità di studiare all’estero. Ed è per loro che Myeong-ho aveva deciso di disertare, per non condannarli ad una vita da soldati del regime, così com’era stato per lui.
È ovvio che il suo luogo d’origine gli manchi, tanto da chiamare la sua imbarcazione col nome del suo paese natale, ma è ben consapevole che la Corea del Sud non stia cercando l’unificazione con il Nord, che rimane a tutt’oggi una sterile utopia.
Pubblicato il 20/06/2021 da KoreanWorld.it
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