


In Too Hot To Die Ahn Byeong-nam (Kim In-kwon) viene catturato dal signor Ma (Park Chul-min), il quale lo esorta a confessare dove ha nascosto i 30 miliardi di won che ha sottratto al Presidente Shin (Shin Hyun-joon). Dopo essere riuscito a liberarsi, Byeong-nam si reca ad un appuntamento con un gruppo di aspiranti suicidi. Incontra così lo sceneggiatore in crisi creativa Yook Sim-seon (Jung Sang-hoon) e lo studente affatto brillante Yang Doo-seok (Kim Sung-cheol). I tre decidono di porre fine alle loro vite nella camera di un love hotel. Finché si presenta all’appuntamento il quarto membro del gruppo, l’affascinante Lee Mi-ji (Son Dam-bi), che scombina i loro propositi suicidi.

Titolo Originale
배반의 장미 (bae-ban-eui jang-mi)
Genere
Commedia
Regia
Park Jin-young
Sceneggiatura
Son Geun-joo
Interpreti:
Kim In-kwon, Jung Sang-hoon, Son Dam-bi, Kim Sung-cheol, Park Chul-min, Lee Kyu-bok, Kim Joong-hee, Shin Hyun-joon, Heo Gayoon, Kang In-chan, Song Si-yeon, Tak Jae-hoon
Corea del Sud, 2018, 99′

Too Hot To Die è una commedia in cui Eros ha la meglio su Thanatos senza agire direttamente, ma usando l’umorismo e l’ironia.
Sebbene all’inizio sia proprio la sensualità di Mi-ji a distogliere i tre protagonisti dai loro propositi suicidi, non è il sesso in sé a farli rinsavire. Ad ogni modo è comunque lei ad innescare il loro cambio d’atteggiamento. Se ad esempio, grazie a lei, lo studente sente di poter diventare un poliziotto, lo sceneggiatore riacquista fiducia nelle sue capacità solo dopo essere stato rimproverato dalla donna. Mentre per quanto riguarda Byeong-nam, è sempre Mi-ji ad informarlo della situazione di pericolo che coinvolge la figlia, unica sua ragione di vita.
La carica erotica di Son Dam-bi viene altresì sfruttata per sviluppare fraintendimenti che rappresentano i punti più divertenti del film. Come, ad esempio, quando ciò che sembra un amplesso si rivela essere un gioco infantile.
Ad ogni modo, la vis comica del film è tutta sulle spalle di Jung Sang-hoon, maschera comica che concentra su di sé tutto lo humour. Fonte di ilarità sono le sue perle di saggezza declamate al momento opportuno. Ma anche i villain interpretati dai veterani Park Chul-min e Shin Hyun-joon forniscono il loro contributo. Mentre il primo suscita il sorriso quando schiaffeggia i suoi tirapiedi, il secondo è coadiuvato da una placida e cinica aiutante giapponese (Song Si-yeon) che controbilancia il suo nervosismo.
Il tema del suicidio non è molto convincente, tanto che ci vuole un po’ di tempo prima che si comprendano i reali intenti del gruppo. Inoltre, non vi è nulla nel finale che cambi le prospettive per il protagonista. Se gli altri personaggi riescono a superare i problemi che li hanno istigati al suicidio, per Byeong-nam la malattia resta, e non si sa se provvederà o meno a curarla.
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Pubblicato il 21/06/2021 da KoreanWorld.it
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