


Dopo essere tornato dalla guerra del Vietnam, Chang-Su, un massaggiatore di un bagno pubblico di Seul, incontra per caso la prostituta Young-Ja alla stazione di polizia. Tre anni prima Chang-Su, quando era un manovale, si era innamorato di Young-Ja, che a quel tempo lavorava come governante per la famiglia del suo datore di lavoro. Dopo essere stata stuprata dal figlio del suo padrone mentre Chang-su è sotto le armi, Young-Ja viene cacciata dalla padrona di casa, e ha inizio così la sua odissea. Dapprima lavora come operaia del tessile, ma il magro stipendio che guadagna non le basta per tirare avanti. Poi lavora come accompagnatrice da bar, ma non si sente a suo agio e preferisce fare il controllore di bus. Durante una delle sue corse, perde un braccio in un incidente e tenta il suicidio. Mutilata nel fisico e nell’amor proprio, Young-ja inizia a prostituirsi anche solo per non sentirsi sola, per elemosinare un abbraccio, e esorcizza la sua disperazione mostrandosi frivola e estroversa, ma desiderando dentro di sé solo di marcire nel corpo e nell’anima.

Versione
686
Titolo Originale
영자의 전성시대 (Yeong-jaui jeonseong shidae)
Genere
Drammatico
Regia
Kim Ho-sun
Sceneggiatura
Jo Seon-jak
Interpreti
Song Jae-ho, Yeom Bok-sun,
Choi Bul-am, Do Geum-bong,
Lee Sun-jae, Kim Ki-jong,
Kim Seung-nam, Kim Ki-beom,
Baek Song, Lim Hae-rim
Corea del Sud, 1975, 103′

“La sventura personale di Young-ja è il simbolo di una tragedia sociale nata dalla sconsiderata, unilaterale urbanizzazione e modernizzazione. Perciò, Yeong-Ja’s Heydays acquisisce valenza come critica dei tempi.” (Kwon Eun-sun)
Yeong-Ja’s Heydays è il più importante “melodramma sulle accompagnatrici”, un genere popolare durante gli anni 70. Segna anche il debutto alla regia di Kim Ho-seon, che, insieme a Ha Kil-jong e Lee Jang-ho, infuse nuova linfa al cinema coreano in declino della metà degli anni 70. Al momento della sua uscita, Yeong-Ja’s Heydays attirò l’attenzione come “film sulla gioventù”, piuttosto che come “film sulle accompagnatrici” (Il termine non entrò in voga prima del 1977). Venne percepito come il prodotto dell’affermazione di una nuova sensibilità delle nuove generazioni. Osservava e registrava le vite dei giovani con un senso visivo fresco e innovativo. Il giudizio del Settimanale Chosun, per cui il film narra “la storia di ragazzi sbandati, che crescono spontaneamente come l’erbaccia” descrive perfettamente la percezione del pubblico del tempo.
Da allora, Yeong-Ja’s Heydays è stato considerato come l’archetipo dei melodrammi sulle accompagnatrici, che acquisirono in seguito popolarità (basti pensare alle domestiche di Kim Ki-young). Se il melodramma sulle accompagnatrici è un genere di film che rappresenta il processo di discesa nella disperazione di una donna giovane del ceto popolare, Yeong-Ja’s Heydays è il più esemplificativo di tutti. Young-ja segue il tipico percorso che molte giovani donne provenienti dai villaggi rurali erano costrette a compiere, recandosi nelle grandi città: dalla domestica al controllore di bus, per finire in un bordello. Il suo sogno semplice di vivere una vita onesta attraverso un lavoro regolare, viene frustrato dalla realtà. Lotta con tutte le sue forze per non abbandonare la speranza, ma perde il suo braccio e cade per la disperazione nel vortice della prostituzione. A Seul, nella metropoli modernizzata, il sogno di Young-ja è impossibile fin dall’inizio. La sua disabilità è infatti la disabilità del tempo in cui vive; in questo contesto, il titolo “Yeong-ja nei suoi Giorni di Gloria” assume una forte connotazione ironica e critica.
Yeong-Ja’s Heydays fu un grande successo al botteghino: Superò di 30,000 spettatori il film straniero più popolare del tempo, “La Stangata“.
Tratto da Korean Film Archive
Per gentile concessione del Korean Film Archive, è possibile vedere il film con i sottotitoli in italiano di KoreanWorld. Buona Visione!
Pubblicato il 28/04/2020 da KoreanWorld.it
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