

Chun-hyang, la figlia di una ex cortigiana, e Lee Mong-nyong, il cui padre è il governatore di Namwon, s’innamorano e si accingono a sposarsi in segreto. Tuttavia, Lee è costretto a seguire il padre nella capitale e a completare i suoi studi, e il nuovo governatore Byeon Hakdo cerca di conquistare Chun-hyang, che però rifiuta le attenzioni di Byeon, e per questo viene torturata e sbattuta in prigione. Nel frattempo, Lee supera gli esami e diventa un ispettore sotto copertura del Re, torna a Namwon, punisce il corrotto Byeon e salva la donna amata.

“Il primo film coreano ad essere girato in CinemaScope a colori, e il successo che diede a Shin Sang-ok una posizione predominante nell’ambito della cinematografia coreana.”
Il confronto all’epoca tra La Storia di Chun-hyang (Chunhyangjeon) e Seong Chun-hyang (Seong Chun-hyang) non mise in competizione tra di loro solo i due primi film coreani ad essere girati in CinemaScope a colori, ma anche l’allora promettente Shin Sang-ok contro il già affermato regista Hong Seong-ki, e la trentenne “Chun-hyang” Choi Eun-hee contro la ventenne “Chun-hyang” Kim Jee-mi. Prima che uscissero i dati del botteghino, molti prevedevano che La Storia di Chun-hyang, che aveva come protagonista una stella nascente del Cinema, avrebbe vinto la sfida. Ma il risultato segnò la vittoria inequivocabile del duo Shin Sang-ok/Choi Eun-hee sul duo Hong Seong-ki/Kim Jee-mi. Secondo un articolo del tempo, Seong Chun-hyang, filmato su una pellicola Kodak e sviluppato al Japan’s Far East Laboratory (oggi IMAGICA), fu salutato come un autentico film a colori realizzato con tonalità brillanti e sontuose seppur classiche, in contrasto ai colori sbiaditi e bidimensionali visti in La Storia di Chun-hyang. Anche la messa in scena di Seong Chun-hyang, che sfrutta al meglio il formato del CinemaScope, offre al pubblico una gioia per gli occhi.
Se la scena che mostra Chun-hyang subire la tortura per aver rifiutato le richieste di Byeon Hakdo e l’uso della musica presa dalla tradizionale versione “Pansori” del racconto accrescono le emozioni tragiche provate verso la protagonista femminile, le interpretazioni di Heo Jang-kang nel ruolo di Bang-ja, Do Kum-bong nel ruolo di Hyang-dan, Koo Bong-seo e Kim Hee-gap nel ruolo delle guardie del governatore, e di Yang Hun nel ruolo del cieco Heo infondono elementi di commedia. Inoltre, la festa di compleanno di Byeon Hakdo (con musica, danzatrici ed esibizioni in maschera) e la danza della spada del boia verso l’epilogo forniscono un intrattenimento visivo dinamico all’interno della cornice ad ampio schermo del CinemaScope. Il regista Shin Sang-ok controlla sapientemente il ritmo del film armonizzando l’arguzia della sceneggiatura di Lim Hee-jae con elementi della commedia e del melodramma, mentre l’inserimento di elementi tipicamente coreani come le canzoni pansori, le esibizioni in maschera e le danze tradizionali contribuiscono a rendere Seong Chun-hyang un esempio rappresentativo di cinema commerciale ben calibrato. Sebbene il film non offra una nuova interpretazione della classica storia di Chun-hyang, la strategia di Shin Sang-ok di utilizzare il linguaggio del cinema popolare per articolare una storia molto familiare ai Coreani sembra aver avuto successo. Seong Chun-hyang attrasse un pubblico di 360,000 presenze, e mantenne il record al botteghino per ben sette anni, prima di cedere il titolo a Love Me Once Again (Miweodo dasi han beon) nel 1968.
Tratto da Korean Film Archive

Titolo Originale
성춘향 (Seong Chun-hyang)
Genere
Melodramma, Costume
Regia
Shin Sang-ok
Sceneggiatura
Lim Hee-jae
Interpreti
Choi Eun-Hee, Kim Jin-Kyu,
Han Eun-Jin, Heo Jang-Kang,
Do Kum-bong, Koo Bong-seo,
Kim Hee-gap, Yang Hun
Corea del Sud, 1961, 120′
Altri film di Shin Sang-ok presenti su KoreanWorld:
Prince Yeonsan
A Thousand Year-Old Fox
Pulgasari

Per gentile concessione del Korean Film Archive, è possibile vedere il film con i sottotitoli in italiano di KoreanWorld. Buona Visione!
Pubblicato il 26/04/2020 da KoreanWorld.it
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