


In Sinkhole, Park Dong-won (Kim Sung-kyun) si trasferisce con la sua famiglia a Seul in un appartamento comprato dopo 11 anni di sacrifici. Per la festa d’inaugurazione della casa, invita i suoi colleghi, tra cui Kim Seung-hyeon (Lee Kwang-soo) e Eun-joo (Kim Hye-jun), che si trattengono per la notte. Il mattino dopo, l’intero condominio sprofonda in una voragine provocata dalla pioggia incessante. A centinaia di metri sotto terra, Dong-won, i suoi ospiti e il vicino di casa Jeong Man-soo (Cha Seung-won) cercano di sopravvivere in attesa dei soccorsi. Ma il tempo stringe, poiché la pioggia continua a scendere copiosa, rischiando di far annegare gli sventurati, bloccati in una voragine ricolma d’acqua.

Titolo Originale
싱크홀 (sing-keu-hol)
Genere
Commedia, Catastrofico
Regia
Kim Ji-hoon
Interpreti
Cha Seung-won, Kim Sung-kyun, Lee Kwang-soo, Kim Hye-jun, Nam Da-reum, Kim Hong-pa, Ko Chang-seok, Kwon So-hyun, Lee Hak-joo, Kim Jae-hwa, Han Hye-rin, Jung Yun-ha, Jeon Eun-mi
Corea del Sud, 2021, 113′

Tra dramedy spumeggiante e produzione spettacolare, Sinkhole di Kim Ji-hoon non risparmia sottili critiche sociopolitiche.
Il regista di The Tower torna dopo 9 anni a dirigere un disaster movie. Sulla scia di Exit di Lee Sang-geun, ad ogni modo Sinkhole evita di essere un polpettone melodrammatico come il genere ci ha abituato. Infatti, seppur il dramma non manchi, senza comunque indugiarci troppo, l’action comedy è continuamente presente e rappresenta la cifra stilistica dell’opera. Più che a un film catastrofico sembra di assistere ad un film di avventura, dove l’evento clou è sproporzionato, tanto che una voragine diventa quasi un viaggio al centro della terra, e i personaggi si muovono tra imprese iperboliche e slapstick.
Cha Seung-won e Kim Sung-kyun danno vita a una coppia di padri che si punzecchiano l’un l’altro e che si sacrificano entrambi per i loro figli. Mentre Lee Kwang-soo è la maschera comica su cui regge l’impalcatura della commedia.
Oltre a intrattenere, anche con una buona dose di effetti spettacolari, Kim Ji-hoon presenta uno spaccato della questione edilizia in Corea.
Innanzitutto, un palazzo relativamente nuovo viene costruito su fragili fondamenta, a causa di un boom edilizio scriteriato. E bastano due gocce d’acqua per provocare un disastro idrogeologico. Nonostante ciò, chi ha un appartamento a Seul si guarda bene dall’effettuare controlli di manutenzione che influiscano negativamente sul valore dell’immobile. Fino al punto che nessuno vuole far saltare i piloni che reggono il proprio condominio, anche se è l’unico modo per evitarne la distruzione.
Secondo poi, giovani come Seung-hyeon e Eun-joo faticano a sistemarsi, potendosi permettere solo monolocali in affitto. Mentre Man-soo è costretto a barcamenarsi in mille lavoretti per pagare un canone esoso.
Infine c’è Dong-won, che si trasferisce a Seul per stare più vicino al luogo di lavoro e godersi di conseguenza di più la famiglia, non dovendo sprecare più tempo a fare il pendolare. Ma i sacrifici di una vita si sgretolano insieme all’appartamento che ha acquistato. Eppure, verso l’epilogo, ripete continuamente al figlio “andiamo a casa”, come se si rendesse conto che la vera casa è la propria famiglia. Senza di essa, quattro mura non racchiuderebbero nulla.
Alla fine, per vivere serenamente basta un camper, non legare la propria vita a progetti a lungo termine che svaniscono in un lampo, ma godersi il presente e i propri cari per quanto possibile.
Ordina il DVD/Blu-ray su
Pubblicato il 26/11/2021 da KoreanWorld.it
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.