


In Slate Yeon-hee (Ahn Ji-hye), che ha sempre sognato fin da bambina di diventare un’eroina, lavora nel cinema come stuntwoman, in attesa di un ruolo da protagonista che non le viene mai proposto. Un giorno, dopo essersi recata sul set deserto di un film in cui è assunta come controfigura, viene catapultata in un mondo parallelo in cui vige la legge del più forte. Scambiata per il giustiziere Soul Slayer a causa delle sue abilità da spadaccina che le consentono di sbaragliare un gruppo di banditi, Yeon-hee s’impegna a difendere la gente del posto dalle angherie del malvagio Taepyeongso.

Titolo Originale
불어라 검풍아 (bul-eo-ra geom-pung-a)
Regia e Sceneggiatura
Jo Bareun
Interpreti
Ahn Ji-hye, Lee Min-ji, Park Tae-san, Jo Sun-ki, Lee Se-ho
Corea del Sud, 2021, 95′

Mix di commedia, action e fantasy, Slate racconta il percorso di formazione di un’eroina, che impara ad esserlo superando sofferenze e delusioni.
Vissuta in orfanotrofio a causa di un genitore debole, alcolizzato e incapace di allevarla, Yeon-hee s’impone di diventare un’eroina per non sentirsi inutile e reietta come il padre. Tale motivazione viene ripetuta come un mantra ridondante per tutta la durata del film. Sono diverse infatti le sequenze in cui intervengono flashback riepilogativi che non fanno altro che ripetere gli stessi concetti.
Il cinema permette a suo modo alla protagonista di coltivare il suo sogno infantile, innanzitutto, interpretando un ruolo, secondo poi, vivendolo in prima persona. Come Alice nel Paese delle Meraviglie, da cui prende il titolo uno dei 6 capitoli del film, Yeon-hee si ritrova così in una sorta di sogno in cui tutto le è possibile, mostrando abilità insospettabili.
Non appena la regia estende il campo visivo, si passa da una dimensione all’altra, dalla realtà alla finzione, popolata da personaggi bizzarri che alimentano il lato comico e action del film. Troviamo così, uno youtuber che sembra uscito da Save the Green Planet, come anche un bandito che ha occhi solo per colei che l’ha battuto. Per non parlare di un giustiziere, con un letale uccellino di peluche sulla spalla. E per ultimi, una serie di villain dall’iconografia abusata. Come ad esempio la ragazza che impegna la protagonista nel primo duello. O come il capoclan che si introduce nell’ospite più giovane, come già visto nella serie The Strain.
Pubblicato il 21/04/2021 da KoreanWorld.it
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