


In Spiritwalker, un uomo (Yoon Kye-sang) perde la memoria e si ritrova catapultato in un nuovo corpo ogni 12 ore. Tale condizione ha inizio da quando si risveglia nel bel mezzo di un incidente stradale, dentro il corpo di un uomo che non riconosce. Nella sua disperata ricerca della propria identità, s’imbatte in Moon Jin-ah (Lim Ji-yeon), una donna che ha già visto nei suoi flashback. Sebbene cerchi di dialogare con lei, Jin-ah lo aggredisce poiché è dentro il corpo di Park (Park Yong-woo), il poliziotto corrotto che si è sbarazzato di Kang I-an, il marito della donna. Con l’aiuto di un senzatetto (Park Ji-hwan), l’uomo cerca di ritrovare il suo corpo e di fare luce sugli antefatti che hanno determinato la sua condizione.

Titolo Originale
유체이탈자 (yu-che-i-tal-ja)
Regia e Sceneggiatura
Yoon Jae-geun
Interpreti
Yoon Kye-sang, Park Yong-woo, Lim Ji-yeon, Yoo Seung-mok, Park Ji-hwan, Lee Sung-wook, Hong Ki-joon, Seo Hyun-woo, Lee Woon-san, Joo Jin-mo, Kim Min-kyung, Cha Hye-rim, Jung Yun-ha
Corea del Sud, 2020, 108′

Spiritwalker è un action-fantasy adrenalinico e accattivante, a metà strada tra The Bourne Identity e Quantum Leap.
Del primo prende soprattutto il lato action e il soggetto amnesico. Mentre della serie con Scott Bakula e Dean Stockwell ha in comune l’intero concept del trasferimento in altri corpi. Ma mentre in Quantum Leap il salto è dovuto a un progetto fantascientifico che fa viaggiare Samuel Beckett nel tempo e nello spazio, in Spiritwalker la trasmigrazione della coscienza del protagonista è opera di una nuova droga thailandese che dovrebbe indurre chi l’assume a provare una sensazione di disconnessione tra anima e corpo, come nello stato di pre-morte.
L’espediente narrativo si poggia quindi su basi scientifiche. Tuttavia produce sviluppi soprannaturali che non spiegano come faccia l’anima di Kang I-an a dimorare in corpi già abitati. Per quanto si possa sospendere l’incredulità in un film che si concentra soprattutto su inseguimenti, sparatorie e combattimenti all’arma bianca, si poteva sviscerare meglio l’argomento, anche per trarne spunti ancor più interessanti.
La sensazione è infatti che sul piano narrativo, lo stratagemma avrebbe potuto dar vita a colpi di scena e rese cinematografiche ancor più impressionanti e spettacolari.
Ad ogni modo, sul piano formale, Yoon Jae-geun riesce a restituire le suggestioni che intende trasmettere. Tramite finti specchi, montaggi alternati di stesse scene con personaggi diversi e una CGI che ricrea in fieri i nuovi ambienti in cui il protagonista viene catapultato, Spiritwalker introduce elementi magari non originali, ma nell’insieme, di sicuro impatto visivo.
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Pubblicato il 03/04/2022 da KoreanWorld.it
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