

Brake racconta la storia di Shi-woo, uno studente timido cresciuto in un orfanotrofio. Come unico conforto alla sua solitudine, Shi-woo porta con sé una videocamera alla quale confessare il proprio disagio. Ma l’incontro con Ha-joon, il figlio del preside, gli farà credere di aver trovato un amico che possa comprenderlo. Finché si accorgerà di essersi solo illuso.

Titolo Originale
브레이크 (breik)
Genere
Drammatico
Regia
Lee Yu-hwan
Interpreti
Jang Yoo-sang, Lee Ki-hyuk
Corea del Sud, 2019, 72′

A prima vista, Brake potrebbe apparire come una sorta di queer movie. Ma lungi dal voler raccontare una storia d’amore tra due ragazzi, il film di Lee Yu-hwan si sofferma su solitudini e inadeguatezze.
In primo luogo viene presentato il dramma di Shi-woo, abbandonato in un orfanotrofio da una madre che del figlio proprio non vuole saperne nulla. Al contrario Ha-joon ha un padre molto presente, perfino troppo, essendo il preside dell’Istituto che frequenta. Ciò gli consente di poter ricevere un trattamento privilegiato, ma anche di dover sottostare a delle regole che è refrattario a seguire. La sua voglia di libertà e di seguire la propria strada nella vita, viene tarpata dalle considerazioni del padre su un mondo che richiede di adeguarsi.
Anche Shi-woo si sente inadeguato, e non solo trova punti in comune con Ha-joon, ma finisce col considerarlo anche l’unica persona con cui possa confidarsi e da cui possa ricevere confidenze, tanto da essere disposto a rinunciare all’unico strumento con cui interagisce, la videocamera.
Ma sarà proprio la videocamera a tradirlo, rendendo pubbliche le sue fragilità e le sue simpatie per Ha-joon. Non riuscendo ad adeguarsi alla situazione di non poter coltivare quell’amicizia e sentendosi di nuovo solo, Shi-woo compie l’irreparabile. Toglie il freno alla moto di Ha-joon, ma ci sono freni alla sua felicità che non può sabotare, e che aggiungono disillusione alla sua solitudine.
Pubblicato il 28/10/2020 da KoreanWorld.it
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