


La frugale Mi-yeong (Uhm Jung-hwa) è una casalinga di mezz’età che gestisce una friggitoria nel mercato di Yeongcheon. È felicemente sposata con Seok-hwan (Park Sung-woong), un tecnico che ripara computer, e ha una figlia, Na-ri (Jung Soo-bin), che desidera fare un viaggio all’estero con la famiglia. La vincita a un concorso consente loro di partire per un viaggio alle Hawaii, ma sull’aereo che li porterà verso la meta desiderata sono presenti anche degli agenti segreti nordcoreani a caccia di una temibile disertrice.

Titolo Originale
오케이! 마담 (o-ke-i! ma-dam)
Regia
Lee Cheol-ha
Sceneggiatura
Shin Hyun-sung
Interpreti
Uhm Jung-hwa, Park Sung-woong,
Lee Sang-yoon, Bae Jung-nam,
Lee Sun-bin, Jung Soo-bin,
Yoo Ha-joon, Park Ji-il,
Choi Jin-ho, Kim Bup-rae,
Joo Suk-tae, Kim Byung-ok,
Kim Hye-eun, Jeon Soo-kyung,
Park So-ri, Im Hyun-sung,
Kim Nam-gil, Jung Man-sik,
Kim Jong-soo, Lee Si-won
Corea del Sud, 2019, 100′

Come nel coevo HITMAN: AGENT JUN, dopo un prologo action, lo spettatore viene catapultato in tutt’altra dimensione in cui gli agenti finiscono per essere segreti perfino a loro stessi, cellule più più o meno dormienti di organizzazioni che hanno voluto abbandonare per realizzare i propri sogni di una vita normale. OK! MADAM spinge all’estremo questo ribaltamento di ruoli, rendendo ogni personaggio, dalla protagonista all’ultimo dei personaggi secondari, un diversivo che nasconde la propria identità. Per quanto improbabile e tirato per i capelli, il gioco funziona e aggiunge vivacità alla sceneggiatura.
Ciò che funziona meno è la caratterizzazione dei protagonisti, la cui personalità, a differenza della loro identità, non è un diversivo. Sia Uhm Jung-hwa che Park Sung-woong recitano per tutto il film come due ingenui piccioncini, e nemmeno la rivelazione delle loro identità infonde loro una personalità più adatta ai ruoli che ricoprono. Insomma, nessuno dei due finge entusiasmo, ma più che altro nascondono, soprattutto a loro stessi, di essere quel che sono o sono stati e non si sentono essere.
Lungi dall’essere un remake di L’aereo più pazzo del mondo, la commedia di Lee Cheol-ha non punta certo sul grottesco, ma su situazioni e battute ironiche unite all’action in spazi chiusi. Innumerevoli sono le trovate con cui Mi-yeong sfoggia abilità nella lotta tra bagni e corridoi d’aeroplano, come innumerevoli sono gli attori comici più o meno caratteristi che animano l’equipaggio e i passeggeri del volo. Se Jung Man-sik di Beasts Clawing At Straws è al comando dell’aereo, Bae Jung-nam, lo steward che sogna di diventare un agente segreto, è il pilota della commedia, che porta avanti con la sua maschera comica. Tra i passeggeri notiamo poi la veterana Jeon Soo-kyung, nei panni di una suocera asfissiante, Im Hyun-sung, nel ruolo di un regista geloso, e Kim Byung-ok, che interpreta un arrogante membro del congresso. Piccolo ma godibilissimo cameo di Kim Nam-gil, sfortunato agente segreto, lui sì dormiente, a regalare un ultimo sorriso.
Pubblicato il 01/10/2020 da KoreanWorld.it
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.