

Il giovane Gi-hwa (Kim Hyun-joon) è appena uscito di prigione. Ad attenderlo all’uscita vi è il padre Hee-yong (Hong Hee-yong) con l’amico Seung-cheol (Baek Seung-chul). Hee-yong, scapestrato e inaffidabile, perde alle scommesse tutti i soldi che gli capitano sottomano. Al fine di recuperare i soldi maldestramente gestiti da Hee-yong, i tre intraprendono un viaggio che li porta ad incontrare, tra gli altri, la prostituta Yeon-so (Son Min-ji). Pur non essendo un padre modello, Hee-yong nasconde dietro il suo comportamento inqualificabile tutte le attenzioni che non ha mai riservato a un figlio che gli è ostile.

Titolo Originale
기화 (gi-hwa)
Genere
Road Movie
Regia e Sceneggiatura
Moon Jeong-yun
Interpreti
Hong Hee-yong, Baek Seung-chul, Kim Hyun-joon, Son Min-ji, Jung Jae-jin, Seong Yeo-jin, Jeong Seong-wook, Ra Kyung-duk, Sung Hong-il, Son Kyung-won, No Si-hong, Lee Dong-yong
Corea del Sud, 2015, 126′

Gi-hwa di Moon Jeong-yun è un road movie sulla paternità mancata, non assolta e deleteria, e sul tentativo di recuperarla.
Il percorso è intrapreso soprattutto da Hee-yong, che per tutto il film sembra agire per proprio tornaconto. In realtà ha a cuore solo il futuro del figlio per il quale si sente in colpa, avendo trascurato i suoi doveri di padre. L’assenza di comunicazione tra padre e figlio nasconde l’urgenza per Hee-yong di aprirsi verso Gi-hwa. E lo si comprende quando, fuoriuscendo dal lago, si mostra nudo davanti al figlio, senza più infingimenti.
Il lago è il luogo bucolico dove tutti i personaggi trovano un momentaneo ristoro dai traumi passati, presenti e futuri e si sentono, seppur per breve tempo, parte di una famiglia. Come ad esempio Seung-cheol, scapolo infelice, che non si è mai costruito una famiglia, e il cui unico rapporto con una donna è stato non consenziente.
Alla stregua di Gi-hwa, anche Yeon-so ha avuto un rapporto difficile col padre. Ma a differenza del giovane ragazzo, ne porta i segni sia sul corpo che nell’anima. A coprire la sua cicatrice è proprio Hee-yong, che nel donarle la sua sciarpa le manifesta l’amore paterno che la ragazza non ha mai avuto.
Sebbene tutti trovino alla fine una madre da cui far ritorno, Yeon-so rimane però legata al suo triste destino, con l’unico conforto di una sciarpa e di una gallina, che le ricordano un fugace momento di felicità.
Pubblicato il 15/07/2021 da KoreanWorld.it
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