

In Kiss Me Much, l’agente finanziario Cheol-soo (Jun Kwang-ryul) e Yeong-hee (Lee Mi-sook) sono felicemente sposati e hanno quattro figli. Dopo aver contravvenuto agli ordini del suo capo, che gli impone di manipolare il mercato, Cheol-soo viene licenziato. Inoltre, gli pignorano l’appartamento poiché ha garantito per un prestito che il suo defunto fratello non ha restituito.
Al fine di non perdere la casa, Cheol-soo cerca prestiti che nessuno gli concede. Finché riesce ad ottenere un lavoro da un suo cliente, ma la moglie di quest’ultimo tenta di sedurlo. Nonostante Cheol-soo cerchi di sottrarsi alle avances della donna, solo andando a letto con lei potrebbe ricevere la somma sufficiente per riscattare la propria abitazione.
Intanto anche Yeong-hee cerca di racimolare soldi barcamenandosi nei lavori più disparati. Chiede poi un prestito a un suo vecchio compagno di studi che si è affermato nella vita. Ma costui, memore dell’infatuazione che provava per la donna ai tempi del liceo, le offre la cifra di cui necessita solo in cambio di una notte di sesso.

Titolo Originale
베사메무쵸 (be-sa-me-mu-chyo)
Genere
Melodramma
Regia
Jeon Yoon-soo
Sceneggiatura
Jang Jae-young, Kim Seon-mi
Interpreti
Lee Mi-sook, Jun Kwang-ryul, Han Myung-goo, Jo Won-hee, Hong Seung-hee, Baek Sung-hyun, Jung Ji-ahn, Yoo Hyun-ji, Kim Young-chan, Hong Kyeong-yeon, Maeng Bong-hak, Song Yong-tae
Corea del Sud, 2001, 100′

Sebbene il titolo suggerisca un tema passionale, Kiss Me Much è piuttosto un film sull’elaborazione del tradimento e della vergogna annessa, sul saper empatizzare e perdonarsi
E d’altronde cosa ci sarebbe di erotico nella routine di un mercoledì sera dedicato a un sesso inteso quasi esclusivamente a scopi riproduttivi, vista l’ipotesi di fare un quinto figlio? E sebbene le “proposte indecenti” non manchino sia dall’una che dall’altra parte, entrambi i protagonisti si dimostrano psicologicamente virtuosi. Per quanto nell’atto pratico tradiscano o stiano per tradire, vivono l’avventura come un martirio necessario a cui immolarsi.
Soprattutto Yeong-hee, rivive nel tradimento la vergogna che aveva provato verso una madre, rea di aver rubato un polpo per sfamare la propria figlia. Solo mettendosi nei panni della propria genitrice, Yong-hee può comprenderla e perdonare non solo sua madre, ma anche se stessa.
Non è comunque da sottovalutare la reazione matura di Cheol-soo, che subisce supinamente le corna comprendendo la situazione. Ovviamente, avere dalla propria moglie la certificazione di ciò che intimamente già sa, lo urta ancor più del tradimento stesso, che tra l’altro anche lui stava per consumare. Tuttavia, in una società patriarcale è già tanto assumersi le proprie responsabilità sulle scelte scandalose ma obbligate del proprio partner.
E così i nomi di Cheol-soo e Young-hee, rispettivamente fratello e sorella di note storie per bambini nel dopoguerra, tornano aggiornati nel 2001 ad identificare nuovi modelli di mascolinità e femminilità, al passo con i tempi di una società in cambiamento.
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Pubblicato il 12/11/2023 da KoreanWorld.it
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