
Il virus COVID-19 è stato devastante per la Corea e la sua industria cinematografica, ma un lato positivo è risultato evidente al botteghino, in quanto i film coreani hanno goduto di un dominio senza precedenti nelle classifiche. Anche se comunque gli incassi complessivi sono calati significativamente negli ultimi anni, la mancanza di competizione hollywoodiana ha consentito alle produzioni locali, che hanno ricominciato a tornare nelle sale a Giugno, di divorare il 61.7% del mercato durante i primi sei mesi dell’anno.
L’anno è iniziato con cifre normali fino al capodanno lunare, ma una volta che la pandemia ha raggiunto la Corea, il numero di uscite e di pubblico ha cominciato a precipitare, sebbene la maggior parte delle sale siano rimaste aperte durante tutto l’anno. Al guadagno della Corea fa da contraltare la perdita delle produzioni hollywoodiane, in quanto la loro quota di mercato è scesa al 31.2%, 13.7% in meno di quanto raggiunto lo scorso anno.
Il dato è cresciuto ulteriormente in favore della Corea con l’arrivo dell’estate e di titoli molto attesi come Peninsula, che ha esordito fagocitando il 93% delle quote di mercato, e Steel Rain2: Summit, che hanno sbaragliato la concorrenza. A Luglio, l’83.5% dei biglietti sono stati venduti per film domestici.
Il quadro all’inizio di Agosto è praticamente lo stesso, con poche prospettive per Hollywood di rivendicare la sua quota di mercato coreano. Le megaproduzioni americane hanno subito notevoli ritardi nella distribuzione, e al momento, l’unico film in programma in Corea per il prossimo futuro è Tenet di Christopher NOLAN, in uscita il 26 Agosto, sebbene abbia già ritardato l’uscita 3 volte.
Fonte Kobiz
Pubblicato il 05/08/2020 da KoreanWorld.it
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