

Un Suk è un inflessibile capitano dei vigili urbani. I suoi genitori hanno appena acquistato una lavatrice e Kyong Chan, un camionista che rifornisce di viveri il loro ristorante, si offre di portare a casa loro l’elettrodomestico. Essendo indaffarato, Kyong Chan supera il limite di velocità. Un-suk lo ferma e lo porta in centrale perché porta la lavatrice per fini privati. Anche Nam Chol, amico di Kyong Chan, ha infranto il codice della strada. Yun Ok, amica di Un-suk e fidanzata di Nam Chol, supplica l’amica di lasciare andare il suo ragazzo, ma il caso è grave perché Nam Chol è l’autista di un’importante ricercatore universitario e Un Suk non se la sente di fare uno strappo alla regola. Pagata la multa, Kyong Chan si reca a casa dei genitori di Un Suk per consegnare la lavatrice e ad aprirgli la porta c’è proprio Un Suk, che con sommo stupore scopre che la lavatrice era destinata alla sua famiglia.

Titolo Originale
네거리초병 (Nekoli chopyong)
Genere
Drammatico
Regia
Che Phun Ki
Interpreti
Ri Sol Hee, Ko Sam He,
Ri Song Il, Ri Yong Nam,
Ko Hyang Wol, E Sen Zoy
Corea del Nord, 1986, 59′

Nella Repubblica Popolare Democratica di Corea anche il rispetto del codice della strada può essere un pretesto per celebrare il sistema socialista, e questo breve film del 1986 ne è un chiaro esempio.
La struttura rispetta tutti i canoni della cinematografia nordcoreana. Oltre alle recitazioni enfatiche, alle lezioni di etica socialista inserite in ogni contesto, a spille con l’effige di Kim Il Sung e begonie rosse, la formula narrativa si dispiega sulle due agnizioni di Un Suk, la prima nei confronti di Kyong Chan, che le consegna la lavatrice per cui l’aveva trattenuto in centrale, la seconda nei confronti di Nam Chol. Solo incontrando la madre di quest’ultimo, Un Suk scopre che il ragazzo della sua amica ha infranto il codice della strada per soccorrere la madre malata.
Nonostante le giustificazioni in buona fede, Un Suk non può chiudere un occhio davanti alle infrazioni poiché rappresenta lo Stato, che deve mostrare un’inflessibilità comunque non fine a sé stessa. Infatti ciò che preme di più a Un Suk è che chi si mette alla guida di un auto rispetti volontariamente le regole della strada per la propria e l’altrui sicurezza. Il vigile urbano non deve solo multare e scrivere verbali, ma controllare il traffico e stimolare costantemente l’attenzione degli automobilisti. È una richiesta che non viene dall’ente statale dei vigili urbani, ma direttamente dal “popolo”, e il vigile deve adempierla per proteggere e celebrare il sistema socialista. Un Suk governa il traffico perfino sotto una pioggia incessante, e una bambina la osserva facendola assurgere a modello per le future generazioni.
Il comportamento di Un Suk impressiona perfino il professore a cui Nam Chol fa d’autista, che mette in discussione la sua funzione pubblica nel campo della scienza, in quanto si sente colpevole per non essersi preso cura delle problematiche del suo dipendente, che è prima di tutto un “compagno”.
Anche Kyong Chan alla fine, commosso dalle preoccupazioni di Un Suk per la sua sicurezza e dalla solerzia del vigile nell’aiutare un camionista in panne, cambia idea e comprende quanto quelle che prima considerava seccature fossero solo precauzioni volte al mantenimento della sicurezza stradale.
Pubblicato il 08/08/2020 da KoreanWorld.it
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.