

Il signor Komak, un compositore musicale di una potenza straniera, e Ra Sol Ju, un’addetta delle comunicazioni della Marina della Repubblica Popolare Democratica di Corea, che ha anch’ella un interesse per la musica, s’incontrano due volte. La prima, durante la Guerra di Corea, dove lei l’aveva in custodia, e alcuni anni dopo al Festival della Gioventù e degli Studenti a Berlino. Molti anni dopo, Komak si esibisce in un festival a Pyongyang, con la speranza di ritrovare Sol Ju.

Titolo Originale
추억의 노래 (Chuok ui norae)
Genere
Drammatico, Guerra, Propaganda
Regia
Ryu Ho-son
Interpreti
Kim Chong-hwa, Kim Chong-nam,
Sor-hui Yi, Chan Yun,
Corea del Nord, 1986, 73′

Film di propaganda, neanche tanto sottile, il film di Ryu Ho-son non solo distorce la realtà in favore del regime (la Corea del Nord risulta vittoriosa su tutti i giornali stranieri, come se non fosse mai stato firmato un armistizio), ma denota quanto l’isolazionismo abbia portato la Corea del Nord a sentirsi al centro del mondo, pur non essendolo. Le poche immagini di repertorio, tra l’altro girate in un territorio occupato dal regime sovietico, che dovrebbero testimoniare il consenso all’estero del regime di Pyongyang da parte delle forze “progressiste” (comuniste), vengono giustapposte a scene in bianco e nero, ambientate a Berlino ma probabilmente girate in Corea del Nord, in cui attori coreani vengono camuffati da personaggi tedeschi. Impossibile non notare attori con tratti somatici asiatici indossare parrucche bionde, e lo stesso protagonista, che dovrebbe essere tutto fuorché asiatico, non solo è palesemente coreano, ma se per tutto il film viene doppiato in inglese (con traduzione simultanea in lingua coreana), alla fine sfoggia un perfetto coreano per mere esigenze di sceneggiatura. Per nascondere l’assenza di contatti con il mondo esterno, il regista indugia con primi piani insistiti su ospiti stranieri invitati in qualche celebrazione ufficiale, ma finisce col risultare quello che è, una forzatura.
Come forzato è il ravvedimento di Komak, che all’inizio viene ingaggiato per celebrare musicalmente la vittoria delle Nazioni Unite, e in seguito, “illuminato sulla via di Pyongyang”, celebra la vittoria del popolo coreano, la cui fonte della grande forza che ha provocato il rapido sviluppo del paese è solo (zoom improvviso sul volto di Komak) il Grande Presidente Kim Il-sung.
Pubblicato il 10/08/2020 da KoreanWorld.it
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