

One Summer Night si apre con una scena di sesso tra Yong-joon (Kim Tae-hoon) e Jae-seong (Choi Jae-seong), due soldati dell’esercito nordcoreano. Dopo essere stati scoperti, Yong-joon decide di scappare in Corea del Sud, lasciando indietro Jae-song. Due anni dopo, Yong-joon si mantiene lavorando come lavapiatti e ha una storia con Tae-gyu (Shin Won-ho). Quest’ultimo colpisce un ragazzo con una pistola giocattolo e lo ferisce ad un occhio. Conseguentemente, Il padre del ragazzo estorce denaro a Yong-joon affinché rimedi al danno procurato da Tae-gyu. Intanto Jae-song raggiunge il suo amato in Corea del Sud mettendolo nella difficile posizione di scegliere tra lui e il suo nuovo amante.

Titolo Originale
어느 여름날 밤에 (eo-neu yeo-leum-nal bam-e)
Genere
Drammatico
Regia e Sceneggiatura
Kim Hun
Interpreti
Kim Tae-hoon, Choi Jae-seong, Shin Won-ho, Lee Tae-rim, Moon Seung-hoon, Lee Mi-jeong
Corea del Sud, 2016, 97′

Influenzato dal cinema di Lee Sang-woo (Mother is a Whore, Barbie), con cui tra l’altro ha collaborato in diversi progetti, Kim Hun realizza con One Summer Night un film audace, senza filtri e politico.
A cominciare dall’incipit già citato, in cui i due protagonisti si scambiano baci appassionati e una fellatio in bella evidenza. Nonostante un intervento censorio sia presente all’interno del film, più per buonsenso che per pudore, il regista non risparmia scene senza veli.
Ad ogni modo, il tema dell’omosessualità non si esaurisce in una rappresentazione dell’atto fisico fine a sé stesso, ma è parte integrante di un discorso socio-politico più ampio. Non è un caso infatti che Yong-joon e Jae-seong siano soldati dell’esercito nordcoreano e Tae-gyu si appresti ad affrontare il suo servizio di leva della durata di due anni. Tutti e tre i protagonisti sono dunque omosessuali accomunati dall’essere costretti ad indossare uniformi che li disconoscono.
Inoltre i due protagonisti fuggono da una Corea del Nord in cui è impossibile sopravvivere, per emigrare in una Corea del Sud dove è impossibile vivere. Per quanto l’omosessualità possa essere accettata nel Sud a differenza del Nord, Yong-joon trova sulla sua strada ostacoli ben più sistemici. Infatti non è tanto l’omofobia a creargli problemi, ma il parassitismo di un padre e un figlio che gli estorcono denaro e l’impossibilità di trovare un lavoro. Alla mancanza di libero arbitrio di un Nord manipolato dal proprio leader fa poi da contraltare un Sud disumanizzato dalle storture del capitalismo.
Messo alle strette, Yong-joon può sopravvivere solo prostituendosi, e desidera solo stare con una persona con cui condividere sofferenze e superare le difficoltà della vita.
Pubblicato il 31/01/2021 da KoreanWorld.it
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