


In Everglow, il giovane regista Kyeong-hoon (Ji Hyun-woo) si reca presso l’Isola di Jeju per girare un documentario sulle sommozzatrici “Haenyeo”. Tuttavia, una di loro, l’anziana Jin-ok (Go Doo-shim), rifiuta di farsi riprendere. Sebbene non possa svolgere il suo lavoro, Kyeong-hoon comincia a dare una mano a Jin-ok e ad entrare in confidenza con lei. I due scopriranno in seguito di provare sentimenti l’uno verso l’altra.

Titolo Originale
빛나는 순간 (bit-na-neun sun-gan)
Genere
Drammatico
Regia e Sceneggiatura
So Joon-moon
Interpreti
Go Doo-shim, Ji Hyun-woo, Yang Jeong-won, Jeon Hye-jin, Kim Joong-ki, Ahn Min-hee, Jin Jeong-ah, Lee Yeong-won, Lee Ga-eun, Kang Boo-seon, Yoo Soon-cheol, Song Geum-yeon
Corea del Sud, 2020, 95′

Everglow di So Joon-moon mette in scena l’autenticità di un momento, importante ed eterno, per quanto fugace.
Tale momento è ben metaforizzato dal giglio di Jeju. Così come il fiore del giglio sboccia al cader delle sue foglie, così tra i due protagonisti c’è chi fiorisce all’appassire dell’altra. Tuttavia esiste un momento nella vita del giglio in cui fiore e foglie coesistono. Anche Kyeong-hoon e Jin-ok s’incontrano e il loro amore si cristallizza nel tempo, seppur abbia vita breve. Non c’è quindi futuro nella loro storia, per motivazioni sociali e personali, ma ciò che condividono li segna per sempre. Entrambi portano sulle spalle gli stessi fardelli, lutti legati a un mare che è simbolo sia di morte, che di rinascita.
Non solo condividono i medesimi traumi, ma ognuno riesce a scorgere l’invisibile celato nell’altro, facendo scattare in ciascuno la fatidica scintilla. Così come infatti Jin-ok comprende che il sorriso “vuoto” di Kyeong-hoon nasconde in verità una pena malcelata, così quest’ultimo riconosce la bellezza dell’anziana sommozzatrice, lenendole le ferite provocate dal senso di colpa per le morti dei suoi cari.
Tornando al destino già segnato della storia d’amore, le ragioni che spingono all’epilogo, più che essere non convincenti, fungono da contorno non approfondito. Jin-ok, ad esempio, ha un marito affetto da demenza senile, ma a quest’ultimo viene dedicato solo lo spazio sufficiente a motivare la mancata partenza per Seul della moglie. Mentre il disgusto provato dal produttore di Kyeong-hoon riflette un giudizio sociale (di una sola battuta) che comunque non intacca il sentimento adamantino del protagonista o la comprensione degli amici di Jin-ok per la scelta della donna.
A 16 anni da My Mother, the Mermaid, Go Doo-shim torna ad interpretare una sommozzatrice di Jeju meno burbera ma sempre verace.
Come il film di Park Heung-sik, Everglow racconta sempre una storia d’amore tra un uomo e una donna dalle differenze apparentemente inconciliabili. E mentre So Joon-moon rivanga i traumi antecedenti per spiegare i dolori del presente, My Mother, the Mermaid si tuffa in un passato riconciliante.
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Pubblicato il 02/04/2022 da KoreanWorld.it
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