

Under-ground è un documentario su strutture abbandonate tra Corea e Giappone e la loro storia. Le immagini del presente e le voci del passato ricostruiscono una memoria che non può essere dimenticata.

Titolo Originale
언더그라운드 (EONDEOGEULAUNDEU)
Genere
Documentario
Regia
Wook Steven Heo
Corea del Sud, 2019, 68′

L’Under-ground del regista Wook Steven Heo è un passato che riaffiora dall’oblio
Il documentario inizia subito con un fraintendimento nei termini, anticipando una certa indecisione nelle intenzioni. La ripresa di una stazione metro fantasma di Seul infatti, gioca con il titolo del progetto, senza però condividerne il contenuto. Lo scopo del film diventa evidente non appena il regista filma unità d’artiglieria giapponesi in Corea. Ciò che intende riportare alla memoria è il costo di vite coreane che il dominio giapponese ha determinato. Un meccanismo che appare ancora più chiaro quando le riprese raggiungono il Giappone. Lì, siti diventati patrimonio dell’Unesco sono stati in realtà teatro di sfruttamento dell’uomo (giapponese) sull’uomo (coreano).
Tuttavia, Quella che appare essere un’invettiva contro l’imperialismo del Sol Levante, si delinea in seguito come un atto d’accusa nei confronti di tutte le guerre che hanno ucciso coreani.
In particolare, il regista cita la repressione nel sangue delle insurrezioni comuniste sull’isola di Jeju, perpetrata dalle spedizioni punitive del governo di Syngman Rhee. Ad ogni modo, Wook Steven Heo finisce con l’ampliare la platea delle vittime, coinvolgendo anche il popolo giapponese. Menziona ad esempio i bombardamenti in Giappone. Anche se comunque il regista ci tiene a far presente quanto questi abbiano mietuto vittime anche tra i coreani. Ma si sofferma anche su giovani infermiere nipponiche costrette a suicidarsi per non essere abusate dal nemico.
Alla riflessione sulle barbarie commesse durante la storia, fa poi capolino anche il recente naufragio del traghetto Sewol. Nonostante il relitto rievochi anch’esso un passato doloroso, ha poco da condividere con l’intero progetto. In tal modo emerge una certa indecisione di fondo da parte del regista nell’argomento da trattare.
Per quanto riguarda il lato tecnico, Wook Steven Heo non utilizza interviste. Preferisce far parlare le immagini e i suoni del presente, profondamente evocativi, corredandoli di didascalie e testimonianze scritte e audio. Almeno nel metodo, Under-ground è sicuramente espressivo e coinvolgente.
Pubblicato il 17/01/2022 da KoreanWorld.it
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