


In Cafe Midnight: Missing Honey, l’agente di polizia Nam-Goong Yoon (Chae Seo-jin) sta per convolare a nozze con il ristoratore Tae-yeong (Lee Yi-kyung). Tuttavia, nel giorno delle nozze, Tae-yeong svanisce nel nulla. Dopo aver rintracciato la sua posizione tramite un’app, Yoon entra in un misterioso caffé aperto da mezzanotte all’alba, che trascende lo spazio e il tempo. Lì vi incontra il Tae-yeong di sei anni prima, quando ancora non lo conosceva. Lo strano incontro però non le chiarisce il motivo per cui Tae-yong sia sparito dalla circolazione, alimentandole anzi il sospetto che la causa sia proprio lei.

Titolo Originale
심야카페: 미씽허니 (sim-ya-ka-pe: mi-ssing-heo-ni)
Regia e Sceneggiatura
Jung Yoon-soo
Interpreti
Chae Seo-jin, Lee Yi-kyung, Shin Joo-hwan, Jung Young-joo, Park Geon-il, Moon Sook, Kim Dae-geon, Cho Yu-ha, Shim Yi-young, Yang Ji-woong, Yoo Min-gon, Kim Ha-kyung
Corea del Sud, 2021, 103′

Con Cafe Midnight: Missing Honey, Jung Yoon-soo abbandona i triangoli amorosi non convenzionali delle opere precedenti per uno scialbo fantasy sulla conciliazione tra sogni e realtà.
Partiamo proprio dal fantasy, non convincente e usato come semplice pretesto. La debolezza della soluzione narrativa si intravede già dall’inizio, colmo di dettagli che suggeriscono neanche velatamente ciò che sarà chiarito didascalicamente in seguito. Ma al di là della prevedibilità, a togliere fascino e credibilità all’elemento soprannaturale è la sua innaturalezza.
La sottotrama dell’anziana (Moon Sook) che ritrova suo fratello (Kim Dae-geon) poi, aggiunge ulteriore carne al fuoco che non si connette alla trama principale neanche a livello tematico, visto che non è di riunificazioni familiari e nazionali che si parla. A riconnettersi alla storia dei due protagonisti è invece la sottotrama di Eun-seo (Cho Yu-ha/Shim Yi-young), che però allunga un brodo non necessario e superfluo.
Passiamo poi al tema del film, articolato attraverso presunte scomparse e fraintendimenti, che arrivano a definire semplicemente il concetto di felicità. Tae-yeong è disposto a rinunciare a suonare pur di sposare la sua amata, che a sua volta sprona il ragazzo a non abbandonare il proprio sogno. E in fondo anche lei, che non desiderava fare l’agente di pattuglia per tutta la vita, ama il proprio lavoro. Pertanto vissero tutti felici e contenti, conciliando le loro aspirazioni con la pragmaticità richiesta dall’instaurazione di un rapporto stabile.
Siamo ben lontani dalle intelligenti provocazioni di Changing Partners e My Wife Got Married, in cui i concetti di felicità e matrimonio venivano sviluppati con tutt’altro stile.
Pubblicato il 28/02/2023 da KoreanWorld.it
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