


Factory Complex è un omaggio del regista Lim Heung-soon a sua madre e a tutte le donne che hanno lottato per rivendicare i propri diritti sul lavoro. Lo spunto per la produzione del documentario è stata la manifestazione di operaie del tessile repressa nel sangue nel Gennaio del 2014 in Cambogia. Anche in Corea, negli anni 70, le donne hanno dovuto sopportare le stesse condizioni di lavoro disumane che oggi attanagliano il sud est asiatico. Il progresso e la digitalizzazione dell’economia non hanno ad ogni modo migliorato la situazione. Bensì hanno introdotto nuovi disagi da dover affrontare.

Titolo Originale
위로공단 (eui-ro-gong-dan)
Genere
Documentario
Regia
Lim Heung-soon
Corea del Sud, 2014, 108′

Vincitore del Leone d’Argento alla Biennale di Venezia del 2014, Factory Complex di Lim Heung-soon espone tramite interviste le condizioni di lavoro drammatiche delle donne asiatiche.
La Corea ha compiuto passi da gigante nel suo processo di modernizzazione dagli anni 70 in poi. Ma a quale prezzo? Soprattutto per il genere femminile, che ha dovuto penare non poco per il riconoscimento di diritti basilari. Turni di lavoro massacranti, condizioni igieniche squallide, sindacalizzazioni ostacolate, sono solo alcuni dei problemi che hanno segnato le operaie del tessile negli anni 70 in Corea.
Nel frattempo, al giorno d’oggi, quei problemi non si sono risolti, ma semplicemente traslati in altri paesi dove il costo del lavoro è più basso e le aziende delocalizzano, licenziando localmente e creando nuove schiave all’estero. Mentre in Corea sorgono nuove criticità, sintomatiche del capitalismo moderno. Casi di leucemia colpiscono le lavoratrici della Samsung, evidenziando condizioni di sicurezza non consone. Le magazziniere del marketing online sono soggette a controlli asfissianti. Mentre cassiere dei supermercati, assistenti di volo e operatrici di call center devono subire gli abusi di clienti che pretendono servilismo e non rispettano il lavoro degli altri.
Lavoro che, in ogni caso, non nobilita la donna, in quanto pur lavorando si è sempre e comunque povere. Contratti a termine, salari bassi e abbrutimento psicologico portano le donne a lavorare solo per sopravvivere e a doversi caricare sulle spalle i sensi di colpa per non poter garantire un futuro migliore ai propri figli. In parole povere, finiscono per nutrirsi di ansia per un futuro incerto.
Ordina il DVD/Blu-ray su
Pubblicato il 10/05/2022 da KoreanWorld.it
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.