


In Heart Ga-yeong (Jeong Ka-young) confida a Seong-beom (Lee Suk-hyeong), un uomo sposato con cui è stata a letto, di essere invaghita di Yong-hoon (Song Myung-jin). Anche quest’ultimo è sposato e piace a Ga-yeong più di quanto lei piaccia a lui. Seong-beom suggerisce a Ga-yeong di non intraprendere una relazione con Yong-hoon e i due hanno un rapporto sessuale.

Titolo Originale
하트 (ha-teu)
Genere
Commedia
Regia e Sceneggiatura
Jeong Ka-young
Interpreti
Jeong Ka-young, Lee Suk-hyeong, Choi Tae-hwan, Song Myung-jin, Park Woo-sung
Corea del Sud, 2019, 70′

Con Heart la regista Jeong Ka-young prosegue il suo percorso metacinematografico e autoreferenziale che si ispira a Hong Sang-soo nella ricerca di una sintesi personale.
Formalmente sembra infatti di assistere a un film dell’autore di The Woman Who Ran, con la differenza che il punto di vista personale di Jeong Ka-young (protagonista è sempre la regista che recita col suo nome) sposta l’analisi critica e ironica su se stessa e sul mondo che la circonda.
Come nei suoi precedenti film, Ga-yeong non nasconde un carattere eccentrico e irriverente, lontano dagli stereotipi femminili (e anche maschili) a cui i drama hanno abituato. Le relazioni mostrate sul piccolo schermo, secondo Ga-yeong, sono espresse in modo artificioso, innaturale. Mentre lei vuole cogliere aspetti più casuali e spontanei della realtà, non rinunciando ovviamente a elementi di finzione che rendano la storia narrata interessante.
Lo stesso attore che Ga-yeong cerca di ingaggiare (Choi Tae-hwan) sfugge allo stereotipo del bel ragazzo condiscendente e superficiale. Anzi, controbatte ad ogni osservazione della regista, cogliendola di sorpresa e spiazzandola.
In poco più di un’ora l’attrice-regista condensa una quantità notevole di considerazioni, sull’ipocrisia conveniente della società capitalista, o sul bisogno di vivere seguendo le proprie passioni e non le convenzioni.
È pur vero che lo stile di Ga-yeong è ancora acerbo, e si perde in dialoghi certamente interessanti perché genuini, ma tremendamente ostici da seguire. Come confessa a Seong-beom, lei ha in mente cosa vuole fare, ma la sua mano dipinge (dirige) altro. E il ragazzo le suggerisce (o è sempre lei che suggerisce a se stessa) di lavorare su se stessa, dipingere (dirigere) di più, in modo da sviluppare uno stile che ancora non ha.
Pubblicato il 11/11/2021 da KoreanWorld.it
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