


In Jazzy Misfits Soon-deok (Cheetah) è una cantante che si esibisce nei locali di Itaewon con il nome d’arte Blue. Un giorno irrompe in casa sua la madre (Jo Min-soo), alla disperata ricerca della figlia minore Yoo-ri (Choi Ji-su), scappata di casa dopo aver derubato lei e la sorella. Madre e figlia si mettono così alla ricerca di Yoo-ri, setacciando ogni angolo di Itaewon. Nel farlo incontrano vari personaggi eccentrici come loro, disposti ad aiutarle. Come ad esempio il fattorino di colore Jeong-bok (Terris Brown), che parla solo coreano, la drag queen Michael (Lee Soo-kwang), la transessuale Sa-rang (Ahn Ah-joo), un tatuatore che non si tatua (Kim Ji-hoon) e un turista straniero acrobata.

Titolo Originale
초미의 관심사 (cho-mi-eui kwan-sim-sa)
Genere
Commedia
Regia
Nam Yeon-woo
Sceneggiatura
Kang Hyun-joo
Interpreti
Jo Min-soo, Cheetah, Terris Brown, Lee Soo-kwang, Oh Woo-ri, Choi Ji-su, Sin Jae-hwan, Park Se-jun, Ahn Ah-joo, Jung Man-sik, Kim Ji-hoon, Park Jong-hwan, Ahn Ri-na, Lee Kyu-ho
Corea del Sud, 2019, 92′

Jazzy Misfits è una commedia simil road movie su una famiglia disfunzionale con protagoniste donne dai caratteri inconciliabili, ma profondamente simili.
Dopotutto Soon-deok non fa altro che ricalcare il passato della madre, che ha dovuto rinunciare alla carriera da cantante proprio per occuparsi di lei. Tuttavia, se il personaggio interpretato da Jo Min-soo è ingenuo e impulsivo, Blue affronta i problemi della vita con sano distacco. Il Macguffin di Yoo-ri, motore mai visibile dell’azione, funge da trait d’union tra le due protagoniste. Ricercandola infatti, esse finiscono per conoscersi, comprendersi e rispettarsi l’un altra.
Protagonista è anche Itaewon, il quartiere internazionale a misura di turista, in cui un coreano che sembra uno straniero fatica a comunicare con una commessa che parla solo inglese. Ma è anche il centro della vita notturna, tra gay club e locali alla moda, in cui Blue sfoggia le sue doti canore. Il film diventa così anche un palcoscenico per la nota rapper Cheetah, il cui non professionismo in ambito recitativo contribuisce ad ogni modo ad esaltare l’anaffettività del suo personaggio.
All’inespressività di Cheetah (che non sorride all’esterno, ma neanche poi tanto dentro) fa da contraltare l’overacting di Jo Min-soo, che finisce col caricaturizzare eccessivamente un personaggio alfine macchiettistico e finanche patetico. Divertenti nella loro estemporaneità sono invece i personaggi di contorno, a cominciare dal capo della polizia, interpretato da uno Jung Man-sik che fallisce nel rinfrancare sia madre che figlia nonostante le buone intenzioni.
Pubblicato il 18/04/2022 da KoreanWorld.it
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