


In Kingdom: Ashin of the North la penisola di Joseon è tenuta in scacco su due fronti. A sud i giapponesi invadono i territori, lasciandoli in rovina. Mentre a nord, la tribù jurchen dei paejowi impegna le truppe di Joseon di stanza a Chupajin. I paejowi sono temibili a tal punto che se 10.000 di loro attaccassero, il regno di Joseon verrebbe spazzato via. Gli unici che possono frenare i paejowi con la diplomazia sono i seongjeoyain, altra tribù jurchen che cerca invece l’integrazione con il popolo di Joseon. In seguito all’omicidio di alcuni paejowi che si erano addentrati nella foresta joseon di pyesa-gun per raccogliere del gingseng selvatico, Min Chi-rok (Park Byung-eun) il vicecomandante delle truppe di Chupajin, indaga sull’accaduto.
Dopo aver scoperto che ad ucciderli è stato il suo comandante (Han Kyu-won), Chi-rok invita Tahab (Kim Roe-ha), il capo dei seongjeoyain, a convincere i paejowi che i loro compagni siano stati sbranati da un tigre, in modo che non assedino Joseon per ritorsione. Sebbene una tigre demoniaca imperversi davvero nella foresta di pyesa-gun, i paejowi non si bevono la storia raccontatagli da Tahab. E di conseguenza, sotto il comando dell’implacabile Aidagan (Koo Kyo-hwan), trucidano l’intero villaggio dei seongjeoyain.
L’unica a salvarsi è la figlia di Tahab, Ashin (Kim Si-a), che si era allontanata per trovare un’erba in grado di guarire la madre.
Sola e straziata dal dolore, Ashin chiede a Chi-rok che Joseon, in futuro, vendichi la morte di suo padre. Nel frattempo si rende utile come spia di Joseon, finché da adulta (Jun Ji-hyun) scopre la verità dietro l’omicidio dei paejowi e la devastazione del suo villaggio, e persegue la sua vendetta solitaria contro tutti coloro che hanno determinato la morte del padre.

Titolo Originale
킹덤: 아신전 (king-deom: a-sin-jeon)
Genere
Horror, Costume, Serie TV
Regia
Kim Seong-hun
Sceneggiatura
Kim Eun-hee
Interpreti
Jun Ji-hyun, Park Byung-eun, Kim Si-a, Han Kyu-won, Kim Roe-ha, Koo Kyo-hwan
Corea del Sud, 2021, 93′

Girato in un unico episodio, Kingdom: Ashin of the North è un prequel-spin off della serie zombesca Kingdom che parte dal finale della seconda stagione per svelare gli antefatti della prima.
Dopotutto, la comparsa di Jun Ji-hyun al termine della seconda stagione presagiva l’entrata in scena di un personaggio chiave. Ma Ashin non è fondamentale solo a livello narrativo. Il suo carattere resiliente, risolutivo e perfino cinico e spietato, infatti pervade l’intera pellicola. Buona parte del merito è anche dell’interpretazione seria e enigmatica di Park Byung-eun, ma è soprattutto Jun Ji-hyun ad esaltare la complessità del suo personaggio. Questione non di poco conto, se si considera che in un film già breve di per sé, il suo ruolo è interpretato per metà tempo dalla pur brava Kim Si-a.
Eppure in un formato lontano dalla dilatazione seriale a cui sono abituati, la coppia Kim Seong-hun (regista) e Kim Eun-hee (sceneggiatrice) riesce a convogliare sinteticamente, senza sbavature e con carattere tutto il necessario. Inoltre, l’intreccio intrinseco all’episodio non si esaurisce con esso, ma si fonde con l’architettura della serie rivelando antefatti e suggerendo nuovi sviluppi.
Ritornando ad Ashin, ella affronta prove difficili (la soppressione del padre) e scabrose (l’abuso sessuale) che il mainstream di solito tende ad evitare. E la sua risoluzione finale (in realtà iniziale) ha un che di amorevole e perfido allo stesso tempo, da renderla un’eroina moderna, con macchia e senza paura. Caratteristiche evidenti nella strage del campo militare, in cui stermina chiunque, anche chi non ha colpe. E se non basta il contagio zombesco, ci pensano le sue frecce a trapassare spietate anche chi si nasconde nei più oscuri meandri.
I suoi propositi di vendetta ad ogni modo sono solo iniziati, e resta da vedere sia dove si configgerà la freccia scoccata nell’ultima scena, sia come andrà a finire per Chi-rok. Ma ci sarà modo di saperlo nella prossima stagione o puntata speciale che sia.
Pubblicato il 24/07/2021 da KoreanWorld.it
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