


In Last Child, Sungcheol (Choi Moo-sung) gestisce una tappezzeria insieme a sua moglie Misook (Kim Yeo-jin). Il loro unico figlio, Eunchan, è morto annegato nel tentativo di trarre in salvo il suo amico Kihyun (Sung Yoo-bin). Un giorno, Sungcheol si accorge che Kihyun è vittima di bullismo e, solo al mondo, si guadagna da vivere con lavoretti part time. Impietosito dalle condizioni in cui versa il ragazzo, Sungcheol decide di prenderlo sotto la sua ala. Intanto Misook tenta di avere un altro figlio tramite l’inseminazione artificiale, ma abortisce prematuramente. Seppur inizialmente contrariata, Misook trova conforto in Kihyun, che in breve tempo entra a far parte della vita della coppia. Tuttavia, un giorno, Kihyun confessa una scioccante verità riguardo la morte di Eunchan.

Titolo Originale
살아남은 아이 (sal-a-nam-eun)
Genere
Drammatico
Regia e Sceneggiatura
Shin Dong-seok
Interpreti
Choi Moo-sung, Kim Yeo-jin, Sung Yoo-bin, Kim Kyung-ik, Moon Young-dong, Lee Hwa-ryong, Park Chan, Kim Do-young, Ryoo Ui-hyun, Jeong Hoi-joong, Kim Sang-woo, Lee Min-jae
Corea del Sud, 2017, 124′

Last Child espone due lutti che evolvono in antitesi l’uno rispetto all’altro e una difficoltà dell’intera società ad assumersi responsabilità di fronte alla verità.
“Last Child“, ovvero l’ultimo figlio, quello che la coppia cerca di avere tramite l’inseminazione artificiale o la sostituzione con Kihyun. Quest’ultimo, lasciato solo al mondo, è anche un “Lost Child”, come lo è altresì Eunchan per i propri genitori. Se però Sungcheol reagisce alla morte del figlio trovando in Kihyun la giustificazione di una perdita sacrificata sull’altare dell’eroismo, Misook vede nel ragazzo solo la causa del decesso di Eunchan.
Con il susseguirsi degli eventi però i loro rispettivi atteggiamenti verso Kihyun cambiano drasticamente e in maniera diametralmente opposta. Misook si affeziona sempre di più al giovane, soprattutto dopo aver constatato l’impossibilità di concepire un altro figlio. Da sottolineare il fatto che Misook preferisce l’inseminazione artificiale a un rapporto sessuale con il marito, poiché non ha urgenza di amare o di essere amata, ma solo di riempire un vuoto. Sungcheol invece, sentendosi tradito nella fiducia riversata sul ragazzo, non incrocia neanche più il suo sguardo.
Per quanto riguarda Kihyun poi, non c’è riscatto senza liberazione dal proprio senso di colpa, che comunque resta ad attanagliare la sua e altrui vita, anche dopo la confessione. Gli unici a non volersi confrontare con il dramma del senso di colpa sono coloro che possono evitarlo. Sia l’istituzione scolastica che i genitori dei ragazzi coinvolti nell’annegamento di Eunchan, infatti, cercano di proteggere la loro faccia e quella dei propri pargoli, anche a detrimento della verità. Meglio essere ricordati come eroi piuttosto che come vittime, dice un professore della scuola a Sungcheol. Ma se l’eroismo finisce col mascherare un abuso e un sopruso, il genitore cerca la verità che renda giustizia e giustificazione alla morte del figlio. La sua ricerca è però destinata a scontrarsi contro il muro di gomma del senso di protezione di altri genitori verso i propri figli.
Pubblicato il 25/06/2022 da KoreanWorld.it
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