

Dopo l’occupazione della Corea, il 01/08/1907 gli imperialisti giapponesi sciolgono con la forza l’esercito coreano e si impegnano in tutti i modi a sopprimere il crescente sentimento di rivalsa del popolo coreano. Uno dei soldati coreani orfani del proprio esercito, Il cacciatore Ko-sok, vive insieme ai suoi due figli Jan-hae e Jin-sok in una capanna sperduta nei boschi. Un giorno Ko-sok accompagna Jin-hae in città a conoscere il suo futuro sposo, ma il caso vuole che s’imbatta in Yoshino, a cui Ko-sok aveva anni prima tagliato un orecchio e ucciso il padre, colpevole di aver molestato e spinto al suicidio la moglie. Yoshino vorrebbe sbarazzarsi del cacciatore ma per ordine dell’imperatore deve portare un convoglio militare sul Monte Baekdu e chi meglio di un abile cacciatore come Ko-sok può essere sfruttato come guida?

Titolo Originale
맹수사냥군 (Maengsu sanyangkun)
Genere
Azione, Drammatico
Regia
Phyo Kwang
Sceneggiatura
Kang Un Ho, Ri Jong Hyon
Interpreti
Kim Myong Il, Pan Hyon Il,
Chol Kim, Jong Kwang Nam,
Kim Ui Ri
Corea del Nord, 2011, 83′

Sullo sfondo del periodo coloniale giapponese, il film narra le vicende di una famiglia che rischia la propria vita per impedire agli imperialisti giapponesi di abbattere lo spirito nazionalista del popolo coreano violando il Monte Baekdu.
Nonostante ci sia un momento in cui il colonialista giapponese viene presentato magnanimo nel suo venire in soccorso di un povero orfano coreano in fin di vita, lo stesso personaggio viene poi smascherato nel suo essere un avido imperialista disposto a sacrificare la vita del suo “servo” per i piani dell’impero. E Yoshino non si fa scrupoli ad eliminare un suo sottoposto che rallenta la marcia dell’Impero Giapponese verso la cima del Monte Baekdu.
Thae-uk invita il suo amico Ko-suk a lottare per l’indipendenza del popolo coreano, ma Ko-suk, sfiduciato dopo il suicidio del suocero avvilito per lo scioglimento dell’esercito, preferisce proteggere la propria famiglia. Se il male non viene estorto alla radice però, continua comunque a mietere vittime e Ko-suk fallisce nel suo tentativo di difendere la moglie e il figlio dalle aggressioni dei coloni. Dopo essersi vendicato, cerca di raggiungere l’amico in difesa dei villaggi, ma è ormai troppo tardi e a Ko-suk non resta che darsi alla macchia con i propri figli. Ma nascondersi non serve a nulla e neanche tentare di fuggire da Yoshino, il cui piano lo convincerà a lottare fino in fondo contro l’imperialista giapponese per il bene del proprio paese.
Per quanto possa essere verosimile e storicamente documentato, il piano che consiste nel conficcare un palo di ferro sul Monte Baekdu per abbattere in questo modo lo spirito di rivalsa del popolo coreano è quasi più grottesco dell’invocazione finale al Grande Leader che in un lontano futuro guiderà il popolo coreano alla restaurazione del paese.
Pubblicato il 20/08/2020 da KoreanWorld.it
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