


Kang Tae-soo (Ahn Jae-hong) è un avvocato di umile estrazione sociale assunto a tempo determinato presso il prestigioso studio legale JH, per il quale svolge prettamente commissioni di poco conto che gli associati preferiscono delegare. Al fine di mettersi in luce davanti a Hwang (Park Hyuk-kwon), il presidente dello studio legale, Tae-soo lo difende da una folla inferocita. Il tentativo funziona e Tae-soo viene incaricato dal presidente di diventare il nuovo direttore di Dongsan Park, uno zoo in fallimento acquisito per un centesimo da un fondo internazionale di private equity di nome Gabriel (in realtà una società di comodo di Hwang per gestire i suoi fondi neri) e che deve risollevarsi per poter essere venduto ad una cifra importante alla Rakwon, società dei fratelli Min, clienti dello studio legale JH. Tae-soo, inorgoglito dal ruolo conferitogli, con la promessa di diventare un associato dello studio, non sa però come riportare in vita uno zoo che per ripianare i debiti ha licenziato la maggior parte del personale e svenduto quasi tutti gli animali, e riportarne di nuovi comporta lungaggini burocratiche non sostenibili. Un’idea gli balena in mente dopo essere stato spaventato da una tigre impagliata: travestire da attrazioni mancanti i pochi dipendenti rimasti.

Titolo Originale
해치지않아 (ha-chi-ji-anh-a)
Genere
Commedia
Regia e Sceneggiatura
Son Jae-gon
Interpreti
Ahn Jae-hong, Kang So-ra,
Park Young-gyu, Kim Sung-oh,
Jeon Yeo-bin, Park Hyuk-kwon,
Seo Hyun-woo, Jang Seung-jo,
Park Hyoung-soo, Kim Gi-cheon,
Han Ye-ri, Lee Hyun-wook
Corea del Sud, 2018, 117′

Dopo Mr. Zoo: The Missing VIP di Kim Tae-yoon, un’altra commedia coeva e ambientata in uno zoo viene portata sul grande schermo dal regista di My Scary Girl e Villain and Widow. Se in Mr. Zoo gli animali “vestono” voci umane, nel film di Son Jae-gon sono gli umani a indossare travestimenti animali, rendendo lo stratagemma efficace per quanto improbabile. Dopotutto bisogna essere esperti zoologi per sapere che un bradipo non può avere dimensioni abnormi, e se un orso popolare beve dalla bottiglia una famosa bibita, diventa materiale virale da social anziché destare dubbi sulla sua autenticità. Ciò che convince di meno sono invece gli effetti in CGI dell’unico vero animale di grandi dimensioni in dotazione allo zoo, un orso polare dai movimenti innaturali che paradossalmente rende più credibile il peluche che lo sostituisce.
Gli attori contribuiscono a strappare qualche sorriso, come Jeon Yeo-bin (After My Death) che si esercita a muoversi da bradipo mentre consegna un pacchetto di sigarette a un cliente, o come Kim Sung-oh (Unstoppable) che travestito da gorilla distrugge un minimarket per poi sottrarre l’hard disk con le prove del misfatto. Park Young-gyu (Attack the Gas Station!) e Kim Gi-cheon (Villain and Widow) dal canto loro, sono caratteristi a cui basta la sola presenza per garantire toni da commedia.
Ahn Jae-hong (Time to Hunt) interpreta invece il protagonista che nonostante le avversità riesce col suo ingegno ad escogitare soluzioni ambientaliste, dal sostituire inizialmente gli animali con degli umani, al convincere la proprietaria del resort a sostituire il progetto del campo da golf con un’oasi naturalistica per ingraziarsi un’opinione pubblica aizzata proprio da Tae-soo e compagni contro di lei.
Tae-soo scoprirà che lavorare sacrificando la vita privata e le amicizie sull’altare della carriera porta solo sensi di colpa. Rigetterà e sfrutterà quel mondo di avvocati e imprenditori corrotti di cui inizialmente voleva far parte a vantaggio dei suoi amici e dei lavoratori dalla cui rabbia difendeva il suo capo.
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Pubblicato il 18/07/2020 da KoreanWorld.it
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