


In Snatch-Up, Min-jae (Kim Mu-yeol), disoccupato e indebitato, ha un disperato bisogno di trovare la somma necessaria a coprire i costi dell’intervento chirurgico della madre. Dopo aver sbancato il jackpot a una slot machine, viene però aggredito da un tirapiedi (Kim Min-kyo), che gli estorce il denaro per conto dell’usuraio Baek (Im Won-hee). Quest’ultimo gestisce una bisca clandestina in cui il detective Choi (Park Hee-soon) perde la sua pistola d’ordinanza, usata a garanzia di un debito di gioco. Intanto il politico corrotto Moon Sang-Ryeol (Jun Kwang-ryul) ordina a Baek di consegnargli i soldi che ha in cassaforte per finanziare illegalmente la sua campagna elettorale.
Per nulla intenzionato a farlo, l’usuraio ingaggia il sicario Park (Lee Kyung-young) per ucciderlo. Al fine di compiere la missione, Baek ordina al suo tirapiedi di consegnare a Park la pistola di Choi. Ma il tirapiedi ordina a sua volta ad un corriere (Oh Jung-se) di consegnare a Park la scatola di sigari contenente la pistola. A riceverla però è Min-jae, interrotto mentre stava tentando il suicidio. Con la pistola in mano, Min-jae si reca presso il covo di Baek per riavere indietro i suoi soldi. Da quel momento in poi la pistola di Choi e una sacca da golf piena di soldi passeranno di mano in mano in un vortice di capovolgimenti di fronte.

Titolo Originale
엄마바람 피게하기 (eom-ma-ba-ram pi-ge-ha-gi)
Regia e Sceneggiatura
Heo Joon-hyeong
Interpreti
Kim Mu-yeol, Park Hee-soon, Lee Kyung-young, Jun Kwang-ryul, Im Won-hee, Oh Jung-se, Kim Min-kyo, Kim Bo-kang, Kim Tae-hwan, Lee Gyoo-bok, Lee Ik-joon, Hong Kyeong-yeon
Corea del Sud, 2017, 101′

Snatch-Up è una sorta di caper movie intriso di action-comedy che molto deve allo Snatch di Guy Ritchie (a cominciare dal titolo) e ai suoi epigoni.
La filmografia sul genere è vasta anche in patria, e Snatch-Up si colloca in una tradizione che va da No Blood No Tears a Beast Clawing at Straws. Il motore dell’azione è sempre una borsa piena di soldi che passa di mano in mano. Ma stavolta a rendere ancor più dinamica l’azione c’è anche una pistola. Come i soldi, questa tornerà al legittimo proprietario dopo una serie infinita di peripezie.
Come esplicitato dal tombino nel fotogramma finale, il film è Made in Korea. L’ambiente in cui si muovono i personaggi infatti riflette problematiche autoctone già denunciate in diversi film, ma che in una commedia noir sono funzionali all’intreccio e assumono tutt’altro sapore. Si va da politici e poliziotti corrotti ad un sistema sanitario che nega le cure a chi non può permettersele, terreno fertile per usurai e trafficanti di droga.
Heo Joon-hyeong, qui al suo esordio alla regia, mesta in questo ambiente, ridicolizzandolo. Innanzitutto il temuto politico è un buffo narcisista. Poi, lo spietato sicario è un arrugginito muratore di mezz’età. Infine, il pericoloso usuraio ha la maschera comica di Im Won-hee, ed è già tutto dire.
Il regista inoltre è abile nel concatenare gli eventi, gli equivoci e le coincidenze, sebbene si notino alcune forzature nella sceneggiatura. Non si capisce ad esempio perché Park debba recarsi a casa sua, invece di completare la sua missione, o perché il detective Choi sia così ossessionato dai soldi, visto che l’oggetto di cui ha bisogno è un altro, e finisce per riaverlo.
Ad ogni modo il film scorre brillantemente per tutta la durata e si fregia di un cast di qualità ben assortito in cui ognuno interpreta al meglio il proprio ruolo.
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Pubblicato il 16/06/2021 da KoreanWorld.it
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