

In The Basement, una famiglia composta dal padre Dong-baek (Lee Cheol-hui), la madre Ha-yeon (Kwak Seong-eun) e la figlia Ji-seon (Park Seo-yeong) vive a Pan-gyo. Il lussuoso quartiere residenziale viene colpito da un missile nucleare lanciato dalla Corea del Nord. A seguito delle direttive del governo, tutti i residenti devono nascondersi in rifugi antiatomici da cui uscire dopo due settimane. Tale infatti è il tempo sufficiente affinché il livello delle radiazioni scenda a un livello sostenibile per gli organismi viventi. Dong-baek e famiglia si rifugiano quindi nello scantinato. Ma ben presto si troveranno ad affrontare una prova ben più ardua, la lotta per la sopravvivenza.

Titolo Originale
지하실 (jihasil)
Genere
Catastrofico
Regia
Choi Yang-hyun
Sceneggiatura
Lee Ji-eun, Hong Joon-seong, Choi Yang-hyun
Interpreti
Lee Cheol-hui, Kwak Seong-eun, Park Seo-yeong
Corea del Sud, 2021, 94′

Survival movie claustrofobico, The Basement ironizza sulle conseguenze di un’eventuale catastrofe nucleare su un microcosmo familiare alto borghese alle prese con la sopravvivenza e la convivenza.
E sopravvivere diventa quasi più facile che convivere, quando il capofamiglia è un uomo dalle mille risorse che sa sfruttare l’ingegno che giustifica la sua posizione lavorativa e sociale. Ingegno che non viene riconosciuto più di tanto da una famiglia che dà tutto per scontato e pretende da lui soluzioni senza proporre alternative. È ovvio che rimanere rinchiusi in pochi metri quadri per quattro settimane, in quelle condizioni, metterebbe in crisi chiunque. Ma è ad ogni modo eccessivo prendersela con l’unica persona che si rende utile in qualche modo.
Interessante è la scelta del regista di isolare non solo i protagonisti, ma gli stessi spettatori, dal mondo esterno. L’impressione è così di vivere le stesse sensazioni dei personaggi, in bilico tra incredulità e timori giustificati. Sono pochi i dettagli, per lo più uditivi e non trasparenti, a suggerire l’avanzata della catastrofe nucleare. Una vicina viene ad esempio colpita dalla pioggia acida, e alla radio gli speaker preannunciano la conquista del sud da parte della Corea del Nord. Inoltre, tramite lo smartphone, l’unico mezzo che può connetterli con l’esterno, riescono a comprendere la gravità della situazione.
Tuttavia il limite del grottesco è sempre accarezzato, tanto che il finale, volutamente aperto, non chiarisce cosa ci sia oltre la luce. Sicuramente si è all’interno di un film, visto che se ne rispettano gli assiomi, tanto scongiurati da Ha-yeon.
Pubblicato il 28/09/2021 da KoreanWorld.it
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