

In The Novelist’s Film, la scrittrice Joon-hee (Lee Hye-young) fa visita alla collega Se-won (Seo Young-hwa), che ora gestisce una libreria insieme all’aiutante Hyeon-woo (Park Mi-so). Successivamente, sale su una torre dove s’imbatte nel regista Hyo-jin (Kwon Hae-hyo) e sua moglie Yang-joo (Jo Yoon-hee). Dopodiché, i tre passeggiano in un parco e incontrano l’attrice Gil-soo (Kim Min-hee). Dopo aver salutato regista e consorte, Joon-hee e Gil-soo si recano in un ristorante a mangiare qualcosa. In seguito si recano nella libreria di Se-won a bere makgeolli insieme al poeta Man-soo (Ki Joo-bong). Affascinata dal carisma di Gil-soo, Joon-hee propone all’attrice di dirigerla in un cortometraggio.

Titolo Originale
소설가의 영화 (so-seol-ga-eui yeong-hwa)
Genere
Drammatico
Regia e Sceneggiatura
Hong Sang-soo
Interpreti
Lee Hye-young, Kim Min-hee, Seo Young-hwa, Park Mi-so, Kwon Hae-hyo, Jo Yoon-hee, Ha Seong-guk, Ki Joo-bong, Lee Eun-mi, Kim Si-ha
Corea del Sud, 2022, 92′

In the Novelist’s Film, Hong Sang-soo ragiona sul suo cinema autoreferenziale con un misto di autocritica e provocazione.
Come in una matrioska, Hong Sang-soo dirige un film su se stesso, che dirige un film, che parla, non poi tanto indirettamente, sempre di Hong Sang-soo e Kim Min-hee. Questo perché ogni personaggio, chi più, chi meno, è un alter ego dell’autore. Se in Kwon Hae-hyo, Hong fa convergere sempre le perplessità su un’industria di cui fa parte, in Lee Hye-young traspare la sua concezione di Cinema puro, che non scende a compromessi e non concede sconti allo spettatore.
Ciò che vuole dirigere Joon-hee non è altro che un film di Hong Sang-soo, che tra l’altro sta vivendo. A Joon-hee non interessa restituire la realtà su uno schermo, altrimenti produrrebbe un documentario. Ma non desidera nemmeno scrivere una trama che diventi il fulcro di un prodotto che miri solo ad attrarre pubblico. Ciò che importa a Joon-hee, alias Hong Sang-soo, è esprimere i propri pensieri, il proprio vissuto, la propria concezione di Cinema. E una visita a un’amica, un incontro su una torre, una passeggiata in un parco, e una bevuta tra nuove e vecchie conoscenze, non si rivelano altro che meri pretesti scenografici e narrativi su cui va in scena sempre e solo la vita di Hong Sang-soo.
Quanto sia onesta e sincera questa rappresentazione non lo sa forse nemmeno il regista, che come al solito mette in bocca ai suoi personaggi frasi di circostanza, li incastra in situazioni imbarazzanti e patetiche, e li fa esaltare tra gli effluvi dell’alcol, per poi disilluderli all’uscita di una sala cinematografica.
Pubblicato il 06/06/2022 da KoreanWorld.it
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