














Il film narra una storia di cronaca realmente accaduta in Corea del Sud qualche anno fa.
Suk-jung è un semplice e ingenuo scapolo di paese di 37 anni che lavora nella fattoria di un amico. Ha tre sogni. Aprire un allevamento di bestiame tutto suo, sposarsi, e comprare una dentiera a sua madre. Per il secondo dei suoi desideri tenta la fortuna nelle Filippine, partecipando ad un viaggio, organizzato appositamente per trovare moglie. Ma dal viaggio torna a mani vuote e non gli resta che accontentarsi di esigere dall’agenzia il rimborso spese. Proprio quando sembra essere destinato a rimanere scapolo per tutta la vita, mentre sta andando a lavoro sul suo scooter, incrocia con lo sguardo Eun-ha, una nuova ragazza delle consegne di un locale che oltre al caffè offre prestazioni sessuali in cambio di denaro. Ed è subito amore a prima vista. Gradualmente lui le fa intendere i suoi sentimenti e dopo non poche titubanze iniziali Eun-ha finisce con l’essere conquistata dalla devozione e dalla dolcezza del timido allevatore. Ma la loro felicità viene subito turbata dal passato travagliato di Eun-ha, che non può essere lasciato alle spalle.






You are My Sunshine (letteralmente You are My Destiny) è il secondo lungometraggio di Park Jin-pyo, regista conosciuto per il suo stile ironico e provocatorio, già presente nel suo primo (e migliore) film, Too Young To Die, in cui documentava una vera e tenera storia d’amore e sesso tra una coppia di settantenni, ma ancora più evidente in Tongue-tie, il più cinico e sardonico tra gli episodi di If You Were Me, insieme di corti sui diritti umani girati da diversi registi tra cui Park Chan-Wook (Oldboy) e Jeong Jae-eun (Take Care of My Cat). Ecco perché in Corea ha fatto molto discutere la sua scelta di imbarcarsi nel più semplice e alimentare dei melodrammi (plausibile compromesso temporaneo, vista la non felice distribuzione di Too Young To Die che subì anche interventi censori o definitivo cambio di rotta?). Ed è lo stesso film a dichiarare apertamente gli intenti, quando il giornalista parla al telefono col suo direttore dicendo “Sì, un vero e proprio Shinpa, quel genere di storie strappalacrime.” o nei riferimenti più o meno smaccati a One Fine Spring Day di Hur Jin-ho, di cui riprende un approccio abbastanza realistico (si tratta pur sempre di una storia vera) sebbene se ne discosti sia nella concezione dell’amore, qui eterno, sia nella struttura da feuilleton. Nelle intenzioni quindi è un film onesto, che mette subito le carte in tavola e non pretende di essere diverso da quello che è: un melodramma sull’ amore che lotta contro tutto e tutti, contro il destino e i pregiudizi sociali, per aver ragione di esistere. Con queste premesse può essere una visione piacevole, soprattutto nella prima parte, lasciata, più che nelle mani del regista (premiato, come l’attore protagonista, ai Blue Dragon Awards), nelle doti attoriali di Jeon Do-yeon (Happy End, The Harmonium in my Memory) e Hwang Jeong-min (La Moglie dell’Avvocato, Road Movie), entrambi mattatori ai Korea Film Awards proprio per questo film. L’una, capace di esprimersi con naturalezza e risultare sempre fresca e convincente, confermando la sua vocazione per il genere. L’altro, prima timido e impacciato, poi più maturo e sofferente, sembra irriconoscibile rispetto al gangster interpretato in A Bittersweet Life, anche perché, per rendere più realistico il tormento del suo personaggio, Hwang è prima ingrassato di 15 chili e poi ne ha persi 7 in soli 10 giorni. Il film verso la metà tira un po’ la corda ed evidenzia il suo carattere commerciale (del resto ha ottenuto il record di incassi per un melodramma coreano) con intermezzi piuttosto melensi o dolci, a seconda dei punti di vista. Verso l’epilogo, si nota qualche forzatura nel dramma, ma almeno nella conclusione rifugge da facili patetismi.






Versione
CaYEnnE / WAF
Titolo Originale
너는 내 운명 (Neo-neun Nae Woon-myeong)
Genere
Melodramma
Regia e Sceneggiatura
Park Jin-pyo
Interpreti
Jeon Do-yeon, Hwang Jeong-min,
Nah Moon-hee, Seo Joo-hee,
Ryoo Seung-soo, Go Soo-hee,
Kim Boo-seon
Musiche
Bang Joon-seok
Produzione
Bom Film Productions
Distribuzione
CJ Entertainment
Corea del Sud, 2005, 123′









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Pubblicato il 30/04/2020 da KoreanWorld.it
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