








In Baby Beside Me il giovane Do-il (Lee Yi-kyung) ha quasi terminato il servizio militare, e approfitta di un periodo di licenza temporanea per tornare a casa. Ad attenderlo vi sono la madre (Park Soon-chun), la compagna Sun-yeong (Jung Yeon-joo) e il figlio di pochi mesi Ye-joon (Son Ye-joon). Tra preparativi per il matrimonio con Sun-yeong e la ricerca di un lavoro, Do-il comincia ad approcciarsi, non senza difficoltà, alla paternità, ma è comunque felice. La scoperta di un segreto che la compagna gli ha nascosto, però lo destabilizza. Oltre tutto Sun-yeong si dilegua ancor prima che Do-il possa ricevere da lei chiarimenti. Intanto la madre viene ricoverata in ospedale, e Do-il è costretto a badare da solo al bambino mentre ricerca disperatamente Sun-yeong.



Titolo Originale
아기와 나 (a-gi-wa-na)
Genere
Drammatico
Regia
Son Tae-gyum
Interpreti
Lee Yi-kyung, Jung Yeon-joo, Park Soon-chun, Son Ye-joon, Oh Hee-joon, Kim Mi-seung, Yoon So-mi, Lee Han-ik, Seong Do-hyeon, Ryu Kyung-soo, Jo Kyeong-chang, Park Jung-geun
Corea del Sud, 2016, 113′



Con Baby Beside Me, il regista Son Tae-gyum racconta il processo di maturazione di un ragazzo che diventa padre solo dopo che scopre di non esserlo.
All’inizio infatti ci troviamo di fronte a un Do-il, sempre con il berretto in testa, non ancora consapevole delle responsabilità che gli si prospettano. Non sa ad esempio come preparare il latte in polvere, o dona al figlio regali non ancora adatti alla sua età. O ancora, preferisce andare al parco dei divertimenti piuttosto che allo zoo, più per se stesso che per Ye-joon. Dopotutto deve ancora terminare il servizio militare, che sancirà il suo passaggio all’età adulta.
Tuttavia la maturità la raggiunge attraverso due traumi che lo costringono ad uscire da quel nido protettivo che paradossalmente la leva militare rappresentava. Innanzitutto scopre di essere stato ingannato dalla compagna. Secondo poi anche dalla madre, che lo tiene all’oscuro della ricaduta della sua malattia. Lasciato solo e con il peso di una responsabilità acquisita, più che sentita, Do-il comincia da adulto a prendersi cura del figlio e ad affezionarsi a lui. Crescendo il figlio poi, crescerà in lui ancor più forte di prima anche il senso di paternità.
Ma il processo di maturazione di Do-il non si esaurisce con il coraggio di assumersi responsabilità non sue, riprendendo un bambino che gli negherebbe l’assunzione tanto agognata. A farlo crescere esponenzialmente è anzi la sua ricerca spasmodica di Sun-yeong, che lo mette di fronte a delle verità scomode, ma necessarie alla sua crescita personale. Comprende ad esempio che le scelte di Sun-yeong sono state dettate da un passato familiare che non le ha lasciato altre strade da percorrere. Inoltre vede nell’ipotetico padre di Ye-joon la sua immagine riflessa di meschino donnaiolo, che gli impone un’esame di coscienza. Finisce poi per soprassedere sull’attività di prostituta di Sun-yeong, pur di ritrovarla.
Il personaggio di Sun-yeong è presente solo all’inizio e alla fine di baby beside me.
Ma il regista è abile nell’affidare un ruolo chiave alla sua assenza, foriera di supposizioni sulle sue scelte. Basta una ripresa di spalle di Do-il a instillare nella donna il dubbio che lui sappia, e a infrangere tutto ciò che ha costruito. Abbandona perfino il figlio, forse perché sa che con la suocera è più al sicuro. Ma non vi sono dichiarazioni a riguardo, poiché è tutto lasciato all’intuito di Do-il, e di riflesso, dello spettatore.
Il merito di Do-il sta nel superare il terremoto iniziale, a capire ciò che veramente conta per lui, a resistere e a cavarsela, dimostrando a sua madre e a se stesso di essere diventato adulto nel senso più nobile del termine. E il suo abbraccio consolatorio verso una Sun-yeong in lacrime è forse il preludio alla restaurazione di una famiglia.
Pubblicato il 18/06/2021 da KoreanWorld.it
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